Parcheggi vuoti, allora le auto occupano lo spazio dell'autobus
Il complesso urbanistico del centro civico di Cognola, che ospita attività commerciali, sala pubblica, biblioteca e vari altri locali attorno a una bella piazza, è dotato di numerosi parcheggi, anche sotterranei.
Eppure qualche automobilista preferisce accostare con l’auto nello spazio riservato alla sosta degli autobus del servizio urbano. Oppure lasciarla «al volo» nello stallo adiacente, che in realtà è riservato alle operazioni di carico e scarico per le attività presenti nei locali. Il fenomeno peraltro è abbastanza diffuso nei nostri paesi: c’è sempre qualcuno che preferisce fermarsi (magari lasciando il motore acceso) a un metro dalla destinazione finale (sulla strada o utilizzando parcheggi impropri), ignorando i posti che stanno a poche decine di metri. Forse sarà una forma di pigrizia. Anche mentale. Chissà.
E probabilmente gli interessati si difenderebbero con spiegazioni del tipo «ho lasciato la macchina solo due minuti per andare a prendere le sigarette, il pane, il latte, per fare un bancomat». Ma due o cinque minuti a testa moltiplicato per i vari casi quotidiani rischiano di costituire un «fenomeno» che talvolta, fra l’altro, potrebbe generare situazioni pericolose.
In qualche contesto, come a Cognola, capita pure che si ostruisca l’accesso ai bus di Trentino Trasporti (come testimonia la foto accanto, scattata pochi giorni fa) o di occupare il posto riservato a chi è addetto alla movimentazione delle merci. A proposito di spazi per carico e scarico, la sosta è vietata fuori degli orari indicati; inoltre, una norma nazionale del 2017 ha chiarito che solo gli autocarri possono usare questi stalli “gialli”, salvo specifiche e motivate deroghe comunali. In ogni caso, se esistono parcheggi regolamentari a pochi metri, perché non utilizzarli?