Si è spento il dolce sorriso di Sofia Meano, la piccola aveva solo 7 anni e per mesi ha combattuto la malattia
Dolore a Meano
Aveva un sorriso dolcissimo. Amava la danza, la musica; a scuola aveva terminato al meglio la prima elementare, dopo aver conquistato insegnanti e compagni. Quello di Sofia Santuari era un mondo bellissimo, come non può che esserlo quello di una bambina di sette anni, compiuti nell'aprile scorso.
Tutto però è finito troppo presto, ieri, dopo un anno passato a cercare di avere la meglio sul male che aveva iniziato a insidiarla nell'agosto del 2019. Ha chiuso gli occhi nella sua casa di Camparta, a Meano, con accanto mamma Mery e papà Giulio. Genitori coraggiosi, la cui forza in questi dodici mesi è stata costantemente alimentata dalla vitalità di Sofia, che aveva affrontato un cammino difficile, sempre guidato dalla speranza ma al contempo segnato dalla paura e dalla sofferenza, senza mai abbattersi.
La malattia le era stata diagnosticata nell'estate scorsa: era cominciato un percorso diviso tra il centro di protonterapia di Trento e le strutture ospedaliere di Verona. E reso ancora più complicato dall'emergenza per la pandemia. Sofia, assieme a mamma Mery e papà Giulio, sostenuti da parenti e amici, hanno lottato per lunghi mesi, finché qualche settimana fa i medici hanno dovuto arrendersi. Il sole di Sofia ha continuato a splendere, scaldando i suoi cari nelle ore più buie, illuminando, fino all'ultimo, la casa di famiglia e tutta la comunità di Meano. Da ieri continua a farlo, nel silenzio e nella dolcezza dei ricordi.
Una dimensione difficile da accettare: il silenzio e i ricordi non si addicono a una bimba di sette anni e fanno a pugni con la musica, le risate e i sogni. Costretti non più a correre e crescere liberi, ma a resistere stretti, soffocati, nell'intimità di chi la porterà nel cuore. «Sofia ci ha insegnato tanto, soprattutto in questi mesi - la ricorda mamma Mery - ha lasciato un segno profondo, che rimarrà. Era una bambina solare, amava tantissimo la vita e l'ha fatta amare ancora anche a noi, nonostante tutto».
Accanto ai genitori - che hanno voluto ringraziare tutti i medici e gli specialisti che sono stati loro vicini in questi mesi, ma anche i rispettivi datori di lavoro per la grande disponibilità e sensibilità che hanno dimostrato - si sono stretti in queste ore i familiari, gli amici, tutta la comunità di Meano: dall'associazione Le Gorghe, con cui Sofia faceva danza, all'Us Dolasiana, di cui Giulio Santuari è dirigente e responsabile organizzativo e che in segno di lutto posticiperà a martedì 18 agosto l'avvio degli allenamenti.
Il funerale della piccola Sofia Santuari sarà celebrato lunedì 17 alle 10, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Meano.