A Martignano i nuovi dossi rallentatori danneggiano i bus di Trentino Trasporti: polemica
La fretta non è mai una buona consigliera. Neppure con le migliori intenzioni.
A Martignano, ad esempio, quella di tutelare la sicurezza dei residenti di via Bolleri ha portato ieri a danneggiare due autobus, lasciare Montevaccino per ore senza trasporto pubblico e innescare uno scontro tra Comune e Provincia.
Tutta colpa di tre dossi in asfalto che sono stati realizzati a tempo record tra il pomeriggio di martedì e la mattinata di ieri, quando sono stati rifiniti: rallentatori piuttosto impattanti, tanto consistenti nel volume che ieri, tra le 12.30 e le 13, ben due mezzi del servizio urbano di Trentino trasporti sono rimasti danneggiati seriamente.
Il primo bus stava viaggiando verso Montevaccino: il conducente aveva rallentato per affrontare il primo dei tre dossi a velocità adeguata, ma ha toccato il suolo sia con lo sbalzo posteriore in attacco della rampa di accesso, sia in uscita con lo sbalzo anteriore. Ha ripreso la marcia, apparentemente senza danni, ma l'autobus si è fermato nei pressi del tornante della cava di Maso Specchio per esaurimento dei serbatoi dell'aria compressa che regola il funzionamento dell'impianto frenante.
I tecnici di officina di Trentino trasporti, subito intervenuti, hanno constatato come la valvola del circuito di conduzione dell'aria compressa ai serbatoi, sotto la scocca del mezzo, fosse stata divelta per effetto del contatto con il suolo. Lo sconquasso ha fatto pure staccare il parabrezza dall'ancoraggio alla carrozzeria, facendo uscire dalle guarnizioni in gomma il vetro di una delle due ante della porta anteriore di salita dei passeggeri.
Da Trento è stato fatto arrivare un autobus sostitutivo, ma che ha tuttavia riportato danni analoghi, arrestandosi nello stesso modo e nello stesso punto, per esaurimento dell'aria compressa.
Dopo l'intervento dei tecnici di Trentino trasporti, anche il personale del Servizio trasporti della Provincia ha effettuato una serie di sopralluoghi. Dall'esito clamoroso: a causa della realizzazione dei dossi, per la loro conformazione, i bus di linea non possono più transitare su quel tratto di via Bolleri. Il servizio urbano della linea 10/, che copre la tratta tra Martignano e Montevaccino, è stato così interrotto, fino alle 16 quando Trentino trasporti è riuscita a mettere a disposizione un mezzo più piccolo che attualmente sta effettuando servizio lungo la linea.
Da qui lo scontro tra Comune e Provincia: è infatti quest'ultima - spiegano dal Servizio trasporti - che ha competenza sull'omologazione di tracciati e fermate del servizio pubblico. E così come è stato modificato, via Bolleri non è più omologabile per il transito dei normali autobus urbani. Insomma, il Comune prima di procedere alla realizzazione dei dossi, avrebbe quantomeno dovuto interpellare la Provincia.
I rallentatori sono stati realizzati - curiosamente a ri-dosso, è il caso di dirlo, della scadenza elettorale - dopo che il 1° giugno il consigliere comunale Pd Michele Brugnara aveva ripresentato un'interrogazione già proposta nel 2019 per l'introduzione lungo quel tratto di un limite di 30 km orari anche se necessario con la realizzazione di rialzi stradali.
«Tutto legittimo - commenta il dirigente del Servizio trasporti della Provincia Roberto Andreatta - ma data la competenza della nostra struttura sulla verifica delle condizioni di sicurezza dei percorsi e delle fermate in rapporto ai mezzi utilizzati, sarebbe bastato informarci o chiederci un parere, una verifica. Ora purtroppo, a cose fatte, non restano che due alternative: o il Comune mette mano ai dossi, o - in qualità di committente del servizio di trasporto urbano - ci richiede l'utilizzo di veicoli a capienza e a volume ridotti. Dalle 16 (di ieri, ndr) la tratta del 10/ è coperta da un pullmino Iveco Daily, in attesa di capire che cosa verrà deciso».
L'auspicio è che il Comune torni sui suoi passi rivedendo la mole dei dossi: i mezzi che coprono la linea 10/, anche se raramente viaggiano a pieno carico tra Martignano e Montevaccino, sono un'importante risorsa del trasporto urbano tra il capoluogo e Martignano. Impiegare mezzi a capienza ridotta rischierebbe dunque di penalizzare l'intera utenza collinare.