Trento presenta il Natale: senza i Mercatini, in campo luminarie "diverse", stelle luminose, eventi
Sarà un Natale diverso, condizionato dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che hanno determinato la cancellazione del mercatino e delle tradizionali fiere del periodo invernale, e da un clima di incertezza che ha caratterizzato tutto l’anno che sta per chiudersi.
il Comune di Trento ha però cercato il punto di equilibrio tra priorità e vincoli di carattere sanitario, legittime ragioni dell’economia ed esigenze della dimensione comunitaria, con la volontà di recuperare e rileggere i significati del Natale, per essere, come ogni anno, ma in modo del tutto diverso dalle scorse edizioni, città del Natale.
Il programma dell’iniziativa, frutto di partecipazione e co-progettazione tra i diversi attori cittadini, con una regia comunale, ha al centro il tema della nascita e della rinascita, esplorato soprattutto attraverso il riferimento alla luce ed ai temi tradizionali del Natale.
Raccoglie in un unico cartellone tutti i contributi che sono stati proposti da enti, associazioni, artisti, esercizi commerciali impegnati nel mondo della cultura della città, descritti puntualmente sul sito dedicato www.trentocittadelnatale.it in un opuscolo digitale aggiornato in tempo reale.
Accanto alle tradizionali luminarie aeree allestite nelle vie, ci saranno soggetti luminosi a terra posizionati nelle piazze del centro storico, ma anche a Piedicastello, in piazza Dante e nel quartiere delle Albere, la città si vestirà a festa grazie agli allestimenti floreali predisposti in collaborazione con gli esercenti del centro storico e al progetto vincitore del concorso «Luci d’artista», nato dall’idea di far rivivere alcuni luoghi particolarmente caratteristici del centro storico attraverso una loro reinterpretazione grazie all’utilizzo di metodologie e tecniche innovative che mettono in luce la tradizione e la cultura del territorio. Sono le scritte luminose con frasi delle canzoni popolari trentine, proposte dal light-designer Mariano Detassis, che già da qualche giorno attirano lo sguardo e i clock di tanti trentini, ed hanno provocato anche una accesa discussione sui “social media”.
Scrive il Comune in un comunicato stampa: «Ma anche ogni casa della città potrà diventare un punto luce per illuminare Trento, grazie alla Stella di Luce recapitata a tutte le famiglie assieme al prossimo numero di Trento informa: una stella tridimensionale in carta traforata, progettata da Alessandra Lamio e Alessandro Beber, da assemblare per essere davvero protagonisti di Trento, città del Natale. Il materiale per costruire la stella sarà distribuito anche alle residenze per anziani, ai nidi e alle scuole dell’infanzia e primarie della città, perché il messaggio di luce raggiunga tutta la comunità».
In piazza Duomo, «oltre al grande abete del Bondone abbellito da addobbi e luci e alla grande sfera luminosa posta ai piedi della Torre civica, grazie ad un progetto di “photo mapping”, sempre a cura di Mariano Detassis e della compagnia Miscele d’Aria Factory, vengono evidenziati i tratti caratteristici delle facciate della Basilica di San Vigilio, della Torre civica e di Palazzo Pretorio, con l’accompagnamento di musica in filodiffusione. La casetta delle informazioni dell’Azienda per il turismo Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi garantisce inoltre una presenza costante e una guida per i visitatori».
E poi l’altra novità: grazie alla campagna di crowdfunding promossa da Confeventi (Unione del Commercio), piazza Fiera ospiterà “Respiro” o “Breath 2020”, un’installazione sonora e visiva che attraverso l’accensione di colori intende riprodurre il mood dei cittadini. I passanti possono partecipare direttamente all’iniziativa attraverso una app e una piccola donazione. Breath 2020 punta a riempire il vuoto lasciato dal mercatino senza colmarlo, mettendo suono dove c’erano le persone, riempiendo di colore gli spazi senza occuparli fisicamente. Servono 100 mila euro, e sta ai trentini contribuire per realizzarlo.
Per il Comune «Natale è anche tempo di ricordare e per alimentare la nostra memoria collettiva in piazza Battisti sarà allestita nelle prossime settimane la mostra Era dicembre, a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino, con il sostegno finanziario del Comune, un’esposizione che ripropone gli eventi politici e sociali che hanno caratterizzato il mese di dicembre dal 1960 al 2000.
Piazza Santa Maria Maggiore torna a trasformarsi nella piazza dei bambini, dove sono collocati un presepe e la casetta di Babbo Natale, da dove i bambini possono inviare le loro letterine.
La piazza è impreziosita quest’anno dal ricordo di Gianni Rodari, a 100 anni dalla nascita e a 40 anni dalla morte di uno scrittore che con le sue filastrocche, favole e poesie ha accompagnato la fanciullezza di intere generazioni di bambini.
Sei totem disegnano un percorso tra le sue filastrocche di Natale e tre proiettori propongono alcune sue massime».
A completare il percorso della piazza dei bambini, i giochi in legno e l’installazione Paesaggi di carta, un bosco incantato realizzato in pannelli di legno intagliati che nasce dal desiderio di offrire bellezza e di riscoprire l’importanza di meravigliarsi in un tempo in cui la comunità ha bisogno più che mai di positività e fiducia. Pensata per rispettare il distanziamento fisico richiesto dalle misure sanitarie di sicurezza, il percorso può essere effettuato in autonomia da ogni famiglia, attraverso strutture ispirate alla tradizione della carta ritagliata. Ogni postazione ha un’ambientazione tratta da una leggenda del Trentino e immerge lo spettatore in un’atmosfera magica e sognante, grazie alle immagini e alle citazioni dei testi letterari.