Comune: Futura perde un assessore, Ianeselli nomina il "tecnico" Facchin

Ezio Facchin è il nuovo assessore alla mobilità e alla transizione ecologica, partecipazione e Beni comuni del Comune di Trento. Lo ha nominato il sindaco Franco Ianeselli in sostituzione del dimissionario Paolo Zanella.

Facchin, ingegnere, ha una lunga esperienza nel campo dei trasporti maturata in svariate posizioni di vertice nelle Ferrovie dello Stato, alla Trentino Trasporti, di cui è stato presidente, e come commissario straordinario del Governo per la realizzazione delle opere di accesso al tunnel del Brennero e del quadruplicamento della tratta Fortezza-Verona.

«È una riserva della nostra Autonomia. Ci aiuterà a progettare la tramvia e la stazione ipogea. Con Zanella continueremo a collaborare, gli auguro buon lavoro in Consiglio provinciale», afferma Ianeselli.

“Futura” perde quindi un assessorato. E nel prendere atto della scelta di Ianeselli, prende le distanze da uno dei suoi padri, Paolo Ghezzi. «Ci dispiace. Lo ringraziamo per il ruolo che ha avuto nell’ideazione e nella costruzione di Futura ma non possiamo che sottolineare l’inopportunità e l’intempestività con cui ha condotto questo passaggio. Non si mettono in dubbio le motivazioni personali che spingono a un cambio di vita (il ruolo in Consiglio Provinciale è complesso, totalizzante, spesso ingrato), ma la decisione di tirar dritto, rapidamente e senza la dovuta condivisione e soprattutto l’aver sorvolato sulle conseguenze è un gravissimo limite per chi si è proposto come guida di una comunità. La Politica è collettiva e partecipata, oppure non è». Il documento, vergato ieri, è firmato come Trento, solidarietà e partecipazione, ed esprime il travaglio che sta vivendo la forza politica.

Prima, un ricordo di Cattani: «Ci ha colpito come un pugno in pieno volto la perdita di Piergiorgio Cattani, mente vulcanica e presenza costante nella breve ma intensa storia politica e culturale di Futura. La sua morte, così improvvisa da togliere il fiato, ci ha lasciati senza parte delle fondamenta della nostra casa comune. L’ha resa più fragile, ne ha minato le certezze. Non poteva essere altrimenti». «A chi rimane» si legge nella nota «tocca tener insieme i pezzi e rendere visibile una traiettoria di futuro. Far sì che la perdita quasi contemporanea di due tra i padri fondatori non determini la fine di un’esperienza o la sua lenta disgregazione. No, i motivi dell’esistenza di Futura rimangono chiari e necessari».

Due le prospettive indicate. La prima: «Essere parte dell’opposizione sociale e istituzionale che da qui al 2023 dovrà allo stesso tempo contrastare le politiche sbagliate del governo provinciale a trazione leghista e costruirne una reale e credibile alternativa». La seconda: «Fare parte di quelle nascenti alleanze che - a livello nazionale e globale - si danno il compito comune di rigenerare il pianeta e i suoi modelli di sviluppo, in nome di una democrazia cosmopolita che ci vede non solo retoricamente cittadini del mondo ma protagonisti della vita politica, economica e culturale». Poi, le scuse: «Ci scusiamo, anche per errori che non ci sentiamo di aver commesso direttamente. Ci scusiamo con tutti quelli che ne subiscono gli esiti o che in un certo senso sentono tradita la fiducia riposta in Futura. Gli elettori e le elettrici, i simpatizzanti e le simpatizzanti, i soci e le socie. E ancora gli alleati con cui condividiamo percorsi politici che riteniamo importanti e il Sindaco Franco Ianeselli, con il quale sarebbe servita maggiore condivisione in un passaggio tanto critico». In consiglio comunale Paolo Zanella sarà sostituito da Nicola Serra, e Futura assicura fedeltà: «Confermato o meno l’importante assessorato che ci era stato assegnato, l’unica cosa che ci sentiamo di garantire è la nostra presenza responsabile».

Il comunicato stampa:

Il sindaco Franco Ianeselli ha nominato il nuovo assessore alla Transizione ecologica, Mobilità, Partecipazione e Beni comuni. Si tratta di Ezio Facchin, ingegnere, con una lunga esperienza nel campo dei trasporti maturata in svariate posizioni di vertice nelle Ferrovie dello Stato, alla Trentino trasporti, di cui è stato presidente, e come commissario straordinario del Governo per la realizzazione delle opere di accesso al tunnel del Brennero e del quadruplicamento della tratta Fortezza-Verona. Facchin prende il posto di Paolo Zanella, che ha lasciato la Giunta per il Consiglio provinciale.
Il sindaco Ianeselli commenta così la nomina: “Dopo l’incidente di percorso legato alle dimissioni improvvise di Paolo Zanella, abbiamo pensato che questa impasse andava superata facendo entrare in campo una riserva della Repubblica o, meglio, dell’Autonomia. Per questo abbiamo chiesto a Ezio Facchin, autorità indiscussa nel campo dei trasporti pubblici e collettivi, di aiutarci a riprogettare la mobilità cittadina all’insegna della sostenibilità. Facchin avrà il difficile compito di far diventare cantieri le tante idee – dalla tramvia alla stazione ipogea – che in questi anni hanno trovato consensi, ma non la necessaria concretezza”.
Il primo cittadino saluta infine l’assessore dimissionario Zanella: “Sono sicuro che continueremo a collaborare, seppure in un modo diverso da quello che avevamo preventivato. Gli auguro buon lavoro in consiglio provinciale, dove porterà la passione e l’impegno dimostrati in queste prime settimane in Giunta”.

L'intervento di Facchin

Una mobilità sostenibile in una città connessa. Ringrazio il Sindaco per la stima che mi ha voluto dimostrare affidandomi questo importante incarico. Egli ha ottenuto dai cittadini un mandato chiaro per attuare un impegnativo programma di governo della città e del suo territorio, basato su scelte di grande respiro e azioni mirate a renderle gradualmente fattibili. Per fare questo metto a disposizione la mia esperienza e il mio impegno.
Le scelte fondamentali riguardano le infrastrutture in grado di dare una risposta brillante alla domanda di mobilità, attraverso una graduale attuazione di interventi che portano con sé azioni collegate alla transizione ecologica e alla dotazione digitale del territorio.
Il difficile e imprevedibile momento che stiamo vivendo ha determinato la necessità e la volontà di rivedere modelli comportamentali dei gruppi e soluzioni organizzative per le città. Lavorare per risolvere i problemi specifici non sarà più sufficiente, né ci sarà permesso di investire in opere e infrastrutture che possano in futuro generare maggiori costi non sufficientemente compensati dai benefici sociali (ambiente, vivibilità, cultura, salute). È fondamentale investire per creare un valore aggiunto sul territorio, ridurre i costi di gestione, creare opportunità di crescita sostenibile per le persone e per le imprese.
Solo così potremo giustificare il ricorso al debito, considerato oggi l’unico strumento di sostegno per superare la grande crisi provocata dalla pandemia.
Ora, il progetto di una nuova città, dove la barriera ferroviaria possa essere rimossa per dare spazio ad un rinnovato sistema di relazioni, dove la mobilità personale possa trovare risposta sia nell’uso di mezzi leggeri, sia nella efficiente e accessibile offerta di trasporto pubblico, dove le iniziative imprenditoriali possano essere accompagnate da interventi di sistema aggiornati al livello di frontiera della ricerca, tutto questo costituisce un valore aggiunto e quindi una sfida per la quale ogni cittadino può e deve dare il suo contributo.
Lo chiameremo PROGETTO INTEGRATO - Ferrovia, Nordus, Boulevard - per disporre di un riferimento univoco intorno ad esso e avviare un dialogo, dove le Istituzioni hanno la responsabilità di disegnarne e attuarne il percorso e dove i cittadini hanno il compito di fornire le loro critiche e i loro suggerimenti per arricchirlo.
Ad oggi, il PROGETTO INTEGRATO, ha incassato il sostegno della Provincia e di Rete Ferroviaria Italiana. Questi importanti risultati non sono sufficienti a garantire lo sviluppo pianificato del progetto e c’è bisogno ancora di molto lavoro, da fare insieme con le Istituzioni e i cittadini.
E’ evidente che il PROGETTO INTEGRATO non è l’unico oggetto sul quale si regge il programma di questa Giunta. Nel termine di MOBILITA’ SOSTENIBILE confluiscono tutte le problematiche che la città e il territorio di riferimento stanno vivendo e che il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile già avviato sarà chiamato a dare delle risposte. Andranno affrontati temi della mobilità della collina, di accesso alla città e di riduzione graduale del numero di vetture che accerchiano la città.
Per quanto osservato finora, questo strumento è stato spesso usato come risposta coordinata al trend della mobilità determinata da fattori di ordine insediativo e demografico, con interventi di breve periodo mirati a risolvere situazioni di particolare criticità.
Difficilmente il PUMS si spinge ad individuare una pianificazione di interventi articolata nel tempo che sia in grado di dare risposte puntuali e di sistema rispetto ad una impostazione urbanistica e infrastrutturale a regime. Il fatto è certamente comprensibile perché è ben difficile che una Amministrazione sia in grado di pianificare, finanziare e realizzare gli interventi in un arco temporale definito, soprattutto se travalica la scadenza del mandato amministrativo.
Noi dobbiamo fare un grande passo, riuscire a rendere il PUMS programmabile e articolato con le scadenze del PROGETTO INTEGRATO che dovremo schedulare nel corso del 2021.
Dovremo disegnare un progetto che avrà una durata maggiore di un decennio e per questo dovremo individuare fasi intermedie coerenti con il disegno complessivo ed efficaci per le esigenze dei cittadini.
Dovremo sviluppare progetti di qualità, cadenzati secondo logiche condivise e coerenti con le esigenze del territorio, con sostegni finanziari stabili e trasparenti e con risultati validi sul piano ambientale e sociale.
Per non fraintendere, dobbiamo chiarire che i progetti per la città nascono dalla volontà di costruire un sistema di mobilità pubblica sostenibile e attraente e per questo è fondamentale il confronto con le Circoscrizioni.
Quello che dovremo fare dovrà risultare da una corretta lettura del programma di Consigliatura presentato dalla Giunta. Il nostro compito è costruire le basi per questo programma e, se possibile, raccoglierne i primi risultati.

Ezio Facchin

 

 

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