Via San Martino, riqualificata la zona nord: non verrà pedonalizzata, però spariranno i parcheggi
TRENTO - Meno automobili per una città più bella e vivibile. Il tratto sud di via San Martino reso pedonale, tra piazza Raffaello Sanzio e via Torre d'Augusto, ne è la dimostrazione. Attività economiche, sociali e culturali rifiorite. Un quartiere vivo, rinato.
Ora, scatta la riqualificazione anche della parte nord, il tratto tra via Torre d'Augusto e Largo Nazario Sauro. Ieri, la giunta comunale ha dato il la all'intervento, approvando in linea tecnica il progetto curato dall'ufficio opere stradali del servizio opere di urbanizzazione primaria (progettista il geometra Guido Zanotelli, responsabile sicurezza il geometra Gianluca Amoroso e perizia geologica firmata dal geologo Alberto Pisoni): 450 mila euro di costo (370 mila per lavori a base d'asta) e 180 giorni per eseguirlo. Il via dal prossimo autunno.
Attenzione: il tratto nord non viene pedonalizzato, perché va garantito l'accesso a chi ci vive e lavora. Ma spariranno gli attuali 19 posti auto, 9 dei quali a pagamento.
In dettaglio, ecco il volto della futura via San Martino. Lungo gli edifici a est e a ovest saranno realizzati due marciapiedi (larghi oltre 1,5 metri ciascuno, in luogo di quelli attuali, più stretti) e una corsia centrale veicolare-ciclabile di larghezza costante di 4 metri.Il tratto centrale per auto (ingresso a senso unico da Largo Nazario Sauro) e bici sarà visivamente delimitato da due cordoni in porfido dello spessore di 15 centimetri. La pavimentazione esistente sarà scarificata e sostituita da una di pregio in cubetti di porfido lungo i percorsi pedonali e sulla sede carrabile. Novità: i marciapiedi saranno alla stessa quota della corsia destinata ad auto e biciclette. Saranno posate piastre in porfido a raccordo con le quote esistenti di Largo Nazario Sauro e di via Torre d'Augusto.
Per quanto riguarda la vecchia chiesa di San Martino, il Comune ha accolto la proposta dello studio Raro, che ha sede proprio in via San Martino, il quale ha realizzato una puntuale ricerca storica. Sarà quindi riproposto a terra l'ingombro della scalinata di accesso all'edificio con lo stesso materiale di cui si parla nel progetto del 1857: "pietra rossa battuta con martellina grossa".
Saranno anche rifatti i sottoservizi: rete elettrica e telefonica, gas e acquedotto. E sarà rinnovato il collettore delle acque bianche e nere. I parcheggi oggi riservati ai disabili saranno recuperati in Largo Nazario Sauro e in via Brennero.«Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana che si raccorda con quello già completato» spiega il sindaco Franco Ianeselli «La riqualificazione del primo tratto di via San Martino ha avuto ricadute molto positive grazie anche alla pedonalizzazione, che ha davvero fatto la differenza. In questo secondo tratto non possiamo parlare di completa pedonalizzazione, anche se qualche scelta coraggiosa è stata fatta: saranno infatti eliminati 19 stalli. Siamo convinti che liberare pezzi di città dalle automobili significhi renderla più bella».
Dopo San Martino, l'altro grande progetto di rigenerazione urbana sarà quello dell'ex Atesina, in zona Solteri: «In giunta» dice il sindaco «abbiamo appena deciso di ristanziare i fondi per avviare la riqualificazione». Si tratta di 1,9 milioni di euro che a fine anno erano stati temporaneamente dirottati su altri interventi, tra cui la nuova rotatoria di San Lazzaro al confine con Lavis. Ianeselli assicura che saranno rimessi a bilancio prima di giugno. L'intervento che completa la riqualicazione di via San Martino, aggiunge il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Roberto Stanchina, «ha una valenza sociale, culturale e politica. Con il primo tratto pedonalizzato e riqualificato, sono nate nuove attività commerciali e aperti nuovi esercizi pubblici». All'ingresso della via, spiega l'ingegner Bruno Delaiti, dirigente del servizio opere di urbanizzazione primaria, c'è un affresco votivo del 1500 che, con l'occasione, sarà riqualificato.