Polizia Locale, il comandante Giacomoni va in pensione e passa la guida a Sattin
Il saluto dopo 26 anni di servizio durante la festa del corpo nella quale è stato diffuso il bilancio di un anno di attività
TRENTO. Il capoluogo sta per salutare il comandante della polizia municipale, Lino Giacomoni, che nel corso dell'estate andrà in pensione. dopo 24 anni da numero uno e 26 di servizio, con quattro sindaci diversi: Lorenzo Dellai ad Alberto Pacher, Alessandro Andreatta e l'attuale Franco Ianeselli.
Lo sostituirà Luca Sattin, che da un anno e mezzo è il vice: da agosto sarà formalmente comandante, ma comincerà a guidare la polizia locale di Trento già dal mese prossimo, quando Giacomoni inizierà a smaltire le ultime ferie prima della pensione.
Stamattina, dunque, la festa della polizia municipale, nel cortile di palazzo Thun, è stata speciale e ha segnato anche il passaggio di testimone nonché un caloroso saluto a Giacomoni, 62 anni compiuti a gennaio.
Sattin, padovano di Albignasego, 54 anni, tra il 2016 e il 2017 ha guidato la polizia locale dell'Unione dei comuni Pratriarcati (Albignasego, Casalserugo e Maserà di Padova), dopo essere stato vicecomandante a Cittadella tra il 1994 e il 1995, prima di prendere servizio a Padova.
Dal prossimo primo agosto guiderà una realtà forte di un organico che conta 139 unità, oltre a quindici amministrativi e che cura non solo il capoluogo e i suoi sobborghi ma, tramite il servizio intercomunale di polizia locale, anche i territori e le comunità di Aldeno, Cimone e Garniga.
Ad affiancare Sattin come suo vice arriverà, da Lignano, il trentino Alberto Adami, 40 anni.
Stamattina è stato anche il momento di un bilancio.
In un anno la polizia locale di Trento ha controllato 20.776 persone e ha elevato 558 multe per inosservanza delle norme anti-Covid. Le autocertificazioni controllate sono state 235, una sola attestante il falso.
Le persone controllate nei parchi cittadini per il rispetto delle norme Covid sono state 29.139; le sanzioni accertate sono state 27.
"Credo che la gestione di questo periodo di pandemia abbia costituito per la città e per voi agenti una prova generale di ciò che ci aspetta", ha detto il sindaco Franco Ianeselli. "Ritengo infatti che, in futuro, il requisito essenziale per lavorare a servizio dei cittadini sarà rappresentato dalla flessibilità, dalla capacità di reinventarsi per far fronte a nuovi bisogni e a nuove sfide".
Decifrare Dpcm e ordinanze della Provincia autonoma - ha detto il comandante Lino Giacomoni - è stato un compito prioritario, innanzitutto per rispondere alle oltre 70 mila chiamate alla nostra centrale operativa o pervenute dall'Urp del Comune e riguardanti spostamenti, visite in abitazioni, numero persone ammesse a bordo del veicolo privato, chiarire i concetti di attività motoria o sportiva, convivenza o frequentazione abituale e via dicendo. Secondariamente si è cercato di mettere in condizione gli agenti di come svolgere i controlli sul territorio".
[Nella foto di Paolo Pedrotti, da sinistra, Sattin, Giacomoni e Ianeselli, stamattina alla festa del corpo)