Ladri al Liber Café di piazza Dante, spariti un computer ed un palmare di servizio
Ancora un furto in un locale pubblico, stavolta niente spaccata ma il «colpo» di un abile scassinatore di serrature: «Almeno non ci hanno fatto danni»
TRENTO. Ancora un esercizio pubblico nel mirino dei ladri a Trento. Questa volta, nella notte tra sabato e ieri, è toccato al Liber Cafè, in piazza Dante. Nessuna spaccata, però: le forze dell'ordine - confortate nell'ipotesi di ricostruzione anche dal parere qualificato dei fabbri intervenuti ieri per sistemare la porta d'ingresso del locale - sono certe che ad entrare in azione sia stato qualcuno di esperto: la serratura è stata infatti forzata senza quasi lasciare segni di effrazione.
Dall'interno del locale ospitato dalla palazzina Liberty che sorge tra i giardini e via Alfieri, sono spariti un tablet, un palmare impiegato dal personale per raccogliere le ordinazioni e il fondo cassa, circa duecento euro.
Ad accorgersi del furto, la mattina, è stato il personale del locale, che da un paio d'anni è affidato alla gestione di Enrico Spagna - titolare anche della Gnoccata all'Orrido di Ponte Alto - e Alessandro Cocca, già gestore del Soultrain in via Bomporto.
Nulla di appariscente o evidente, come detto: semplicemente all'arrivo i dipendenti hanno trovato la porta aperta. Quando si è capito che all'interno mancavano soldi e apparecchiatura, è apparso chiaro che il bar era stato visitato dai malintenzionati e ai responsabili non è rimasto altro da fare che chiamare il 112. In piazza Dante sono intervenuti i carabinieri, che hanno raccolto tutti gli elementi utili a ricostruire l'accaduto e risalire ai responsabili.
Ora verranno anche esaminate le immagini delle telecamere di sorveglianza del locale e dei giardini, che potrebbero risultare determinanti per le indagini.
Laconico Enrico Spagna: «È la prima volta da quando abbiamo preso in gestione il locale. Dispiace molto: almeno ci è andata meglio rispetto ad altri colleghi, che oltre a infissi da sostituire si sono ritrovati l'interno del locale devastato. Almeno chi è venuto a rubare da noi ha preso quel che cercava senza mettersi a fare altri danni».