La città / L’accusa

Movida, il titolare della Scaletta contro Ianeselli: “Quando arriva la polizia chiudo e mando a casa i dipendenti”

Stefano Dorigatti invia una dura lettera a Franco Ianeselli: “Pentito di averti votato. In queste condizioni non è possibile lavorare, servono fatti non tavole rotonde”

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TRENTO. Una lettera durissima contro il primo cittadino di Trento. L’ha scritta Stefano Dorigatti, gestore del bar Scaletta in Santa Maria Maddalena.

“Caro sindaco – inizia così lo scritto dell’imprenditore trentino – la  pandemia  sta  finendo ma vedo che con noi ce l’hai ancora. Va  bene, l'unica  cosa che mi dispiace è quella di avere dato retta al mio cuore e al mio amico fotografo.   Ma ci hai preso gusto ad avercela con di  me”.  

E prosegue: “La sera dobbiamo chiudere per merito tuo. Ci sono sere che questa zona di Trento è piena di polizia. Non si può andare avanti così. Sarai contento, ma sappi che  mi pento di averti eletto e di avere convinto altri a farlo. Speriamo che  passino veloci i 5 anni. Mi rifarò: magari non ci sarò più, ma voterò  il tuo nemico Merler. Almeno lui me l’aveva detto che  voleva chiudermi.  

Non ci sono problemi, quando arriva la polizia mando a casa i dipendenti e via. Per te, sindaco, con tutto il casino che c’è intorno l’unica cosa che non va bene è la Scaletta”.

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