Il tossicodipendente trentino arrestato per estorsione e tre rapine: minacciava le vittime con una siringa infetta
L’uomo colpiva all’alba e di notte nel centro storico di Trento, in un caso ha assalito uno straniero che tornava dal lavoro (che però lo ha preso a pugni): bloccato dalla Squadra Mobile
TRENTO. All’alba di questa mattina, la Squadra Mobile di Trento, coordinata dalla Procura della Repubblica dello stesso capoluogo, ha arrestato A.R., trentunenne residente a Trento, in quanto autore, nel giro di due settimane, di un’estorsione e tre tentate rapine ai danni di altrettante vittime.
Nella notte del 22 giugno, alle 3 circa del mattino, in pieno centro storico, un giovane ventenne rientrando a casa è stato avvicinato da A.R. che gli ha chiesto del denaro, in quanto indigente e tossicodipendente. Il giovane ha corrisposto venti 20 euro all’uomo. Quest’ultimo non soddisfatto della somma ricevuta, ha sottratto con la forza il telefono al ragazzo, chiedendogli altri soldi per restituirglielo, circostanza avvenuta configurando pertanto il reato di estorsione.
Alcune ore, ovvero intorno alle sei del mattino, dopo aver finalizzato l’estorsione, l’uomo ha tentato una rapina nei confronti di uno straniero di rientro a casa, dopo una nottata trascorsa a lavoro.
Il rapinatore si è avventato alle spalle della vittima, tentando di strappargli il borsello, contenente alcuni effetti personali, nonché denaro. Una volta ripresosi dall’effetto sorpresa, la vittima ha reagito, colpendo con un pugno il rapinatore, costringendolo così alla fuga.
Dieci giorni dopo l’ultimo tentativo di rapina, ovvero il primo luglio, A.R. ha tentato nuovamente di rapinare un ragazzo appena maggiorenne, attendendolo nei pressi della porta dell’abitazione in via del Suffragio. Questa volta però innanzi alla reticenza della vittima a dargli del denaro, l’uomo ha estratto una siringa, minacciandolo di infettarlo, in quanto tossicodipendente. Il ragazzo non si è perso d’animo, e con un gesto velocissimo è riuscito a guadagnare l’ingresso nel portone di casa, lasciando il rapinatore fuori della porta.
Una settimana dopo, il 7 luglio, con le medesime modalità, ovvero impugnando una siringa monodose, questa volta nella zona nord della città, l’uomo ha minacciato un ragazzo nel parcheggio del parco Canova, a Gardolo, perché gli desse del denaro. Ma il giovane è riuscito a fuggire, impendendo ad A.R. di finalizzare la rapina.
Le indagini degli agenti della Squadra Mobile hanno consentito di raccogliere, tramite le testimonianze, nonché le immagini degli impianti di videosorveglianza installati in città, dei gravi di indizi nei confronti di A.R., tali da fare sì che il Giudice per le Indagini Preliminari di Trento, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, emettesse un ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del trentunenne.
Attualmente l’uomo è detenuto presso la Casa Circondariale di Spini di Gardolo e gli è stato comminato dal Questore di Trento, un “avviso orale” quale persona pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica.