Morto Martino Poda, 61 anni: operatore della Sirio film in tutto il mondo, e grande capo scout
Ha seguito Messner al Polo Nord, ha filmato per Quark, Linea Bianca e Overland: un professionista eccezionale dal grande cuore e dalle grandi passioni
TRENTO. Solo pochi giorni fa aveva aggiustato dei cavi per i colleghi al lavoro. Nonostante la pensione, nonostante la malattia. Perché il suo non era un lavoro, era la passione di una vita. Vita, per altro, che era riuscito a riempire di tante cose, di tanti volti, di tante storie, dall’Africa al Polo Nord, passando per le cime dolomitiche.
Se n’è andato ieri Martino Poda, videomaker e fotografo, anima della Sirio film per quarant’anni, padre e marito presente. Se n’è andato alla soglia dei 61 anni - li avrebbe compiuti il prossimo 31 dicembre - lasciandosi dietro un’eredità fatta di lavori, ma anche di amicizie.
Perché «lui viveva la vita in termini di relazione con l'altro», racconta il figlio Giacomo. Impossibile ricordarli tutti, i suoi lavori. Tanti i clienti blasonati. Per citare solo qualcosa, aveva lavorato per Quark, Sereno variabile, Overland, Linea bianca, aveva lavorato per trasmissioni Rai e La7.
«Aveva una passione eccezionale, nel lavoro metteva l’anima, assicurando la medesima cura all’opera importante come a quella definita minore. Questa è la filosofia di Sirio e questo lui ha insegnato a tutti, in 40 anni» ricorda ora Lorenzo Girardi, presidente di Sirio film. Se in tutti i lavori metteva impegno, alcuni gli sono rimasti più addosso. Quelli in outdoor, nella natura, tra esperienze estreme. Su tutto, il polo nord con Reinhold Messner, ma anche l’Africa di Overland. E ancora l’Asia centrale: Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan. Mete poco comode, ma da cui ha portato a casa storie, non solo immagini. E poi le ferrate trentine, immortalate per la Kompass.
Ha viaggiato tanto, ma l’approdo era uno solo: casa sua. La moglie Chiara, i figli Giacomo, Tommaso e Matteo, e poi Kebba, l’ultimo arrivato in famiglia, «nostro fratello gambiano», spiega Giacomo. Con loro ha vissuto lo scoutismo scoperto in età avanzata. Con loro è cresciuto mentre crescevano, tramandando l’amore per la montagna e per la sua Alta Badia. Da loro si è riparato, quando alla fine la malattia, combattuta a viso aperto per un anno e mezzo, s’è fatta più cattiva. Fino a ieri. Fino alla fine.
Chi volesse ricordare Martino con un’offerta, può destinare il proprio segno di amicizia e vicinanza a OPERAZIONE COLOMBA
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