Dall’autunno in funzione il tempio crematorio di Trento, già il 66% delle famiglie lo preferisce alla tumulazione
Ultime fasi per gli allestimenti e l’appalto ad una ditta specializzata: dopo decenni di richieste e di trasferte fuori regione, anche il capoluogo potrà avere il servizio
TRENTO. Il tempio crematorio di Trento dovrebbe entrare in funzione prima del previsto, ovvero a cavallo tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno. A renderlo noto sono i responsabili dell'Ufficio per i servizi funerari comunali, che gestirà direttamente una struttura a servizio dell'intero territorio provinciale, dotata di due linee cinerarie indipendenti, sale per il commiato, una parte amministrativa e, sulla copertura, una terrazza dotata di giardino pensile accessibile al pubblico.
I principali allestimenti interni, assieme all'impianto e alle strumentazioni tecniche necessarie, sono già state inserite, mentre sono in fase di ultimazione le ultime procedure, di carattere tecnico, burocratico e contrattuale, per permetterne la piena funzionalità.
Anche il bando per la selezione di una ditta incaricata di valutare l'impatto ambientale dell'opera è, a quanto riferitoci, a buon punto, e diversi soggetti privati hanno presentato un'offerta.
«Il tempio - hanno commentato il dirigente Fabrizio Paternoster e il capoufficio Joseph Tassone - segna un cambio di mentalità che si sta diffondendo tra la popolazione trentina, con indici percentuali in costante crescita. Solo lo scorso anno, nel capoluogo, nel 66 per cento dei casi è stata effettuata la cremazione (il 48% a livello provinciale), mentre il primo trimestre di quest'anno registra un incremento di due punti percentuali».
L'opera, la cui progettazione è stata curata dagli architetti Franco Voltolini e Giancarlo Conci, del servizio attività edilizia, è stata realizzata su finanziamento provinciale, con importo base pari a 3.972.810 euro e aggiudicazione con ribasso di poco inferiore al 10%. Complessivamente vi lavoreranno otto persone, di cui tre per la parte amministrativa, un coordinatore degli operai e quattro operai. Il tempio potrà effettuare un massimo di dodici cremazioni al giorno, sei per ciascuna linea.
«Siamo in dirittura di arrivo - ha precisato Tassone - anche sugli aspetti relativi l'agibilità e di carattere contrattuale per i lavoratori, che richiedono un opportuno confronto con le parti sociali».In merito alla vicenda delle esumazioni, solvata nei giorni scorsi dagli esponenti di Onda civica, invece, il servizio ha invece inteso fornire alcune precisazioni.
«Tutto il personale del servizio - ha affermato al riguardo Tassone - lavora con il cuore, nel rispetto della normativa, dei famigliari e dei defunti. Siamo l'unico caso in Italia che prevede la cremazione d'ufficio (invece di trasferire la salma nel campo di mineralizzazione), ma non prendiamo alcun provvedimento prima di aver adeguatamente informato i famigliari mediante messo comunale. Dopodiché, se non riceviamo risposta, aspettiamo comunque alcuni mesi, per una questione di attenzione verso i famigliari».
Secondo i dati forniti, attualmente nei container refrigerati all'interno del cimitero vi sono 38 salme, di cui tre i cui famigliari hanno portato tutta la documentazione necessaria per la cremazione (che avverrà la prossima settimana), otto in attesa delle pratiche necessarie e 27 i cui famigliari non hanno ancora fatto sapere nulla.