Il nuovo tempio crematorio di Trento è entrato in funzione: il 66% delle famiglie lo preferisce alla tumulazione
Sono entrate nel nuovo impianto le prime salme che erano in attesa di cremazione, dalla prossima settimana possibili le convenzioni con altri comuni della provincia
LA STRUTTURA Ecco come funziona il nuovo impianto di Trento
TRENTO. È entrato ufficialmente in funzione il Tempio crematorio di Trento, acceso, dopo i collaudi di rito e la formazione degli operatori del Servizio funerario.
L'impianto, il cui funzionamento è a metano, ha permesso di incenerire due salme in attesa di cremazione nella mattina di mercoledì, e altre due nel pomeriggio, superando le attese degli stessi responsabili.
A quanto riferitoci dal capoufficio Joseph Tassone, infatti, la struttura, attesa dalla popolazione cittadina da più di due decenni, permetterà di arrivare a regime rapidamente, aprendo nel breve termine anche alle richieste in convenzione, dei Comuni trentini e di chi ne farà richiesta, accedendo con tariffe previste dalla giunta comunale nei mesi passati.
Una volta raggiunto il pieno regime, il tempio permetterà di effettuare dodici cremazioni al giorno, sei per ciascuna delle due linee presenti.«Le prime cremazioni - ha spiegato Tassone - sono state effettuate nella mattina, mentre altre due nel pomeriggio.
Nei prossimi giorni manterremo il livello aumentando progressivamente, ma confido nel raggiungimento della capienza prevista in tempi rapidi.
E contiamo di aprire anche ad eventuali convenzioni esterne alla città di Trento la prossima settimana».
Il procedimento di combustione richiede, per la struttura trentina, all'incirca un'ora e mezza.
Nella mattina di mercoledì, tuttavia, l'impianto era ancora freddo, quindi è stato necessario attendere la piena efficienza dei macchinari prima di effettuare l'incenerimento delle salme.
«Il tempio - hanno commentato il dirigente Fabrizio Paternoster e lo stesso Tassone - segna un cambio di mentalità che si sta diffondendo tra la popolazione trentina, con indici percentuali in costante crescita. Solo lo scorso anno, nel capoluogo, nel 66 per cento dei casi è stata effettuata la cremazione (il 48% a livello provinciale), mentre il primo trimestre di quest'anno registra un incremento di due punti percentuali».
Dal punto di vista pratico, l'impianto verrà ora spento ogni sera e riacceso nella mattina, mentre in caso di inattività nel corso della giornata verrà mantenuta una temperatura tale da consentire agli operatori di riportare i macchinari in efficienza nei tempi più rapidi possibili.
Secondo quanto previsto la scorsa estate dalla giunta comunale, in relazione ad una stima dei costi di gestione della struttura cineraria e della prevista richiesta del servizio tra la popolazione (in forte crescita in ambito urbano), le tariffe per i cittadini sono state ridotte del 61% rispetto alla quota massima fissata a livello nazionale, che ammonta a circa 515 euro.
La riduzione varrà per i residenti nella città di Trento e in tutto il Trentino, visto che il tempio è stato realizzato nel capoluogo a servizio di tutto il territorio provinciale.