Scritte no-pass sui muri, le cancellano i consiglieri di destra, il Comune replica: «Non si fa così, servono ditte specializzate»
Botta e risposta dopo che erano apparsi insulti e disegni in via Ferruccio, davanti ad un asilo. Fratelli d’Italia passa una mano di bianco, palazzo Thun replica: «Non è un intervento corretto»
TRENTO. I vandali coprono di scritte no-pass ( ma con la A anarchica) il liceo musicale di Trento. I consiglieri di Fratelli d’Italia intervengono d’imperio, ricoprendo la scritte con la bomboletta spray. E il Comune li bacchetta: «non si interviene così, lasciate fare alle ditte specializzate».
E’ un inedito duello, quello che si sta sviluppando nel capoluogo.
Le scritte sono apparse nella notte fra mercoledì e giovedì. Offensive e provocatorie, tracciate con spray fucsia, da una parte invitavano a «Bruciare il green pass», dall’altra esaltavano «Droga ai bambini». Un mix di idiozia e provocazione.
Nel pomeriggio di giovedì 25 novembre invece il Gruppo Consiliare Comunale di Fratelli d’Italia, assieme ad alcuni militanti del Partito, ha provveduto alla cancellazione di alcune scritte realizzate nella notte sui muri del Liceo Coreutico Bonporti dalla parte di via Ferruccio Francesco, proprio davanti alle scuole dell’Infanzia Tambosi.
“Droga ai bimbi” è la stata la prima scritta rimossa dalla parete dell’edificio. E qui si è aperto pure il dibattito sulla interpretazione: i vandali inneggiano agli stupefacenti, eppure è una scritta di ispirazione no vax che considera la recente iniziativa di voler somministrare il vaccino ai bambini, come somministrazione di droga?
Fratelli d’Italia, comunque, è contraria: «Riteniamo tale episodio di una gravità inaudita, uno sfregio totale al rispetto dei più piccoli, di tutti i cittadini e della nostra città – si legge in una nota diffusa dai consiglieri comunali del partito di Meloni – . I muri del centro storico, sono diventati oramai un ricettacolo di scritte ingiuriose di ogni tipo, contro le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e ogni cosa rappresenti i valori fondanti e imprescindibili della nostra società, proprio come in questo caso con la tutela dei bambini.
Ci siamo confrontati più volte con l’Amministrazione Comunale su questo problema, ma nulla è stato fatto se non qualche cancellazione sporadica a carico della collettività. E’ ora di dire basta, è ora di mettere in campo provvedimenti concreti al fine di restituire dignità e decoro alla nostra città! Siamo pronti a ripetere questo gesto sopperendo alle mancanze dell’Amministrazione Comunale, qualora si verificassero ulteriori episodi di pari gravità».
Tempo 24 ore e da palazzo Thun arriva la bacchettata: «Pulizia delle scritte : non servono interventi dimostrativi».
Dice una nota del Comune di Trento: «Ancora una volta edifici tutelati del centro storico sono stati imbrattati con scritte oltraggiose. Questa volta in via Francesco Ferruccio. Il Comune è prontamente intervenuto prevedendo il ripristino del decoro. Ogni intervento ha ovviamente un costo e, sugli edifici tutelati, deve essere tassativamente effettuato da ditte abilitate. Proprio perchè la qualità degli interventi e dei materiali utilizzati dev'essere adeguata al valore degli edifici del nostro centro storico. Per questo, il gesto di coprire con vernice chiara le scritte più riprovevoli, può essere compreso ma non è corretto . Ricordiamo che è operativo il Nucleo di pronto intervento attivato per occuparsi di raccogliere, anche con l'ausilio dell'Urp, segnalazioni dei cittadini, al fine di ripulire scritte e imbrattamenti e dare mandato alla polizia municipale di monitorare sistematicamente le immagini registrate dalle telecamere nelle zone più bersagliate dai writers in modo da individuare i responsabili.
Uno degli scopi di questo Nucleo – spiega il Comune – è anche quello di far capire ai cittadini che la trasformazione di piazze e vie della città in orinatoi o discariche è inaccettabile, in primis dall’Amministrazione comunale. I cittadini devono essere consapevoli che la loro segnalazione non è inutile, non cade nel vuoto, ma è indispensabile anzi a risolvere il problema e ad avviare gli interventi necessari.
Il nucleo “Noi” non è una nuova struttura quanto piuttosto una diversa modalità organizzativa che consente un più rapido ed efficiente impiego delle risorse interne al Comune. Pur nella consapevolezza che al “disordine urbano” non si rimedia né in pochi giorni né in pochi mesi, la convinzione è che sia necessario dare un segnale, sia ai cittadini rassegnati, sia a vandali e incivili convinti di avere campo libero impunemente».