Galline e caprioli morti, indizi (ed una foto) sul lupo alle porte di Trento nella zona di San Rocco di Villazzano
Il carnivoro sarebbe stato avvistato al Bosco della Città, sugli animali predati avvisata la Forestale che però deve ancora concludere gli accertamenti
TRENTO. Prima qualche gallina spennata - di cui le uniche tracce rimaste sono state proprio le piume - poi un capriolo, trovato nei boschi nella giornata di ieri.Nel bosco della città, a San Rocco di Villazzano, ora i residenti temono per un possibile ritorno del lupo.
Già qualche mese fa, in autunno, in località Celva, sopra Povo, era stato notato un branco di lupi e gli animali predati avevano confermato come gli avvistamenti potessero essere stati realmente di lupi e non di gruppi di cani randagi.
Ora che la primavera si avvicina, in zona tornano i casi di animali uccisi, selvatici e non.Prima che le giustificate paure dei residenti in zona possano venire alimentate da indicazioni e supposizioni errate, è giusto precisare come dell'episodio - in particolare del ritrovamento del cadavere del capriolo - sia già stata informata la forestale provinciale. E proprio ieri è stata pubblicata su Facebook la foto di un lupo immortalato sulla strada del Bosco della Città.
Al momento sono in corso dunque accertamenti per comprendere non solo se lo stato in cui la carcassa è stata ritrovata possa essere compatibile con un caso di predazione, ma anche se attorno al cadavere dell'animale possano essere state ritrovate tracce di esemplare di lupo.Nel caso del bosco della città, in attesa di poter avere elementi più precisi, alcuni esperti non escludono tuttavia che il capriolo possa essere morto per cause non riconducibili a un episodio di predazione, ma per altre cause e che possa essere stato poi sbranato, già morto, da carnivori che ne hanno trovato la carcassa.
Solo al termine di questi approfondimenti e accertamenti sarà possibile avere in mano elementi in grado di fare maggiore chiarezza sull'accaduto. Per ora non restano che i dati di fatto, rappresentati dal ritrovamento a pochi giorni di distanza di animali uccisi, anche nei pollai vicini ad abitazioni private.Che la presenza del lupo possa essere reale, in zona, non è una novità: non a livello di presenze stanziali ma, più che altro, come branchi in movimento, ad esempio per attraversare il fondovalle e spingersi dal lato della Marzola a quello di Bondone e Soprasasso. Itinerari "consueti" per i lupi come confermano i casi di investimento che negli ultimi anni si sono verificati anche in tangenziale a Trento.
Oltre all'episodio di questi giorni e a quello dell'ottobre scorso - con la predazione di un esemplare di capriolo che era stata definita dalla Provincia come compatibile con l'azione riconducibile a esemplari di lupo - sempre per rimanere nei dintorni altre carcasse di capriolo erano state trovate sul versante valsuganotto della Marzola, sopra l'abitato di Susà. Anche in quel caso gli accertamenti non avevano permesso di escludere con certezza la paternità di esemplari di lupi..