Mobilità alternativa, non solo tram: la circoscrizione chiede un polo intermodale anche con la Trento-Malè
Martedì 6 settembre la circoscrizione e il circolo Acli organizzano un'assemblea pubblica al teatro Gigi Cona sulla bozza del Biciplan e del Piano urbano della mobilità sostenibile: obiettivo raccogliere le richieste e i consigli della popolazione del sobborgo nord del capoluogo
L'IPOTESI "Il tram nel futuro di Trento: può trasformare la città"
TRENTO. Andate al lavoro o a scuola in bici, o comunque siete interessati al tema della mobilità urbana? A Gardolo martedì 6 settembre la circoscrizione e il circolo Acli organizzano un'assemblea pubblica al teatro Gigi Cona sulla bozza del Biciplan e del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) con l'intenzione di raccogliere le richieste e i consigli della popolazione.
Proprio la circoscrizione, nelle scorse settimane, si è peraltro inserita nel dibattito sul piano urbano, presentando un articolato documento di Corrado Paolazzi (Insieme per Gardolo) sul trasporto su rotaia. Perché Gardolo dice sì al tram, ma propone anche un ragionamento più ampio.
«Chiediamo di studiare un capolinea della ferrovia Trento-Malè nella parte nord del nostro territorio, lungo l'attuale tracciato oppure vicino al casello dell'A22».
L'idea è quella di creare un punto intermodale di scambio tra le varie tipologie di trasporto pubblico e privato. «Inoltre - spiega il documento - un eventuale tram dovrebbe trovare la propria sede su via Bolzano, ma servendo anche la zona di Spini».
Proprio sul tram si sviluppano ipotesi ulteriori, dato che nei prossimi anni dovrebbe vedere la luce (a Maso Rossi a sud della Vetri Speciali) il nuovo rimessaggio/officina per i treni della Trento-Malè.
«L'interruzione della ferrovia Trento-Malè durante i lavori per il bypass ferroviario in città e la conseguente istituzione di un servizio sostitutivo su gomma, costituiranno un test per capire l'impatto sugli interscambi tra i due sistemi di trasporto pubblico. D'altra parte, l'esperimento ci pare in linea con la filosofia del Pums che prevede come prassi l'utilizzo di più mezzi di trasporto, pubblici e/o privati, per raggiungere la propria destinazione».
Il documento, approvato all'unanimità dal consiglio circoscrizionale di Gardolo e già inviato al Comune, chiede infine di valutare come utilizzare il binario della Trento-Malè in un lontano futuro, una volta dismesso da Spini verso sud: «L'occasione sarebbe ottima per eliminare finalmente i passaggi a livello insistenti su Gardolo e per una vera rigenerazione urbana; ma andrebbero approfondite anche le possibilità di utilizzo dei binari dismessi per altre forme di trasporto pubblico locale».