Bypass ferroviario, via libera della Provincia all’accordo per mitigare l’impatto del cantiere. Così si ridurranno i disagi
Tra i punti previsti c’è anche quello che l’appaltatore dovrà valutare la possibilità di calmierare il transito dei mezzi di cantiere nelle fasce orarie dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19 allo scopo di garantire flussi di traffico compatibili con le ore di punta della mobilità urbana, concordando preventivamente eventuali limitazioni puntuali o periodiche
TERRENI Attesa per le analisi
TRENTO. “Il protocollo d’intesa tra RFI (Gruppo FS), Provincia e Comune di sulla circonvallazione ferroviaria di Trento permetterà di mitigare tutti i tipi di impatto. Ricordiamo che si tratta del progetto più importante del PNRR nella nostra provincia in termini finanziari. Un investimento complessivo di quasi un miliardo e 300 milioni di euro, per realizzare uno dei tratti del potenziamento del corridoio europeo del Brennero che favorirà lo spostamento delle merci dalla gomma alla rotaia e quindi la mobilità sostenibile”.
Così si è espresso il presidente della Provincia Maurizio Fugatti a proposito dell’approvazione, avvenuta con delibera della Giunta provinciale, del protocollo tra RFI, Piazza Dante e Comune per definire e condividere le modalità di cantierizzazione e mitigazione dell’impatto dei cantieri del bypass ferroviario del capoluogo.
L’opera, in base al crono-programma oggi disponibile, vedrà l’avvio dei lavori propedeutici alla fase di scavo entro il primo semestre del 2023.
Tra gli aspetti di maggiore rilievo trattati nel protocollo si segnalano:
- La nomina da parte di RFI di una figura di riferimento per il monitoraggio ambientale e geostrutturale, al quale il Comune di Trento, attraverso l’Osservatorio ambientale e per la sicurezza sul lavoro, che sarà a breve istituito per il cantiere della circonvallazione, potrà rivolgersi in caso di eventuali segnalazioni dei cittadini;
- Nel progetto esecutivo, che sarà curato dal soggetto aggiudicatario dell’appalto, dovrà essere approfondita e ottimizzata la logistica dei trasporti, considerando che per lo spostamento dei materiali di scavo e di risulta si dovrà utilizzare principalmente la viabilità a lunga percorrenza, limitando la viabilità ordinaria solo per gli accessi;
- Sempre nella progettazione esecutiva, nell’ottica di una maggiore sostenibilità, andranno individuati siti di deposito che permettano di ridurre la lunghezza dei tragitti per il trasporto del materiale proveniente dagli scavi
- RFI si impegna a verificare che vengano attuati i previsti interventi di mitigazione per limitare l’inquinamento acustico e la diffusione di polveri;
- RFI, attraverso il soggetto che realizzerà l’opera, si impegna a proseguire la ricerca di soluzioni tecniche che consentano una maggiore riduzione dell’impatto dell’attività di cantiere;
- Il soggetto che realizzerà l’opera dovrà dotarsi di un sistema di gestione ambientale delle attività di cantiere esteso a tutti i siti in cui si svolgono le attività affidate;
- Al fine di limitare l’impatto dei cantieri sulle attività dei cittadini, le strade, le fermate dei bus, le ciclabili, i parcheggi e tutti i sottoservizi saranno utilizzabili, per quanto possibile, anche durante la fase di costruzione;
- L’appaltatore dovrà valutare la possibilità di calmierare il transito dei mezzi di cantiere nelle fasce orarie dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19 allo scopo di garantire flussi di traffico compatibili con le ore di punta della mobilità urbana, concordando preventivamente eventuali limitazioni puntuali o periodiche;
- Il trasporto di materiale potrà avvenire solamente con automezzi nella più alta classe Euro e con le superfici di carico coperte con telo.