Hacker in azione contro le tabaccherie: sugli apparecchi il messaggio per abolire il 41 bis
In tutta Italia sabotati i distributori, con sigarette e gratta e vinci a 10 centesimi; il gesto per manifestare solidarietà ad Alfredo Cospito. Colpite decine di rivendite, servite dalla ditta Laser Video. Gabriele Sannicolò (Fit): «Attendiamo la quantificazione dei danni»
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TRENTO. Sigarette, tabacco gratta e vinci: tutto a 10 centesimi: per qualche ora anche in Trentino l'attacco hacker che ha colpito le reti di una azienda produttrice di distributori automatici ha mandato nel panico tabaccai ed edicolanti e regalato sorprese ai consumatori.
L'allarme è scattato sabato 25 marzo poco dopo le 20, quando anche in provincia - come in buona parte d'Italia - tra gli addetti ai lavori, nelle chat su WhatsApp, ha iniziato a circolare la notizia: «Chi può spenga i propri distributori, perché sono fuori controllo». C'è voluta qualche ora per capire quel che stava accadendo. Nel frattempo il danno per gli esercenti era fatto, dato che non tutti hanno avuto la possibilità di disattivare tempestivamente gli apparecchi: tutti i prodotti stoccati negli automatici fuori a 10 centesimi.
Gli hacker hanno preso di mira la rete degli impianti prodotti e gestiti dalla Laser Video, azienda mantovana di Suzzara che produce i distributori automatici: gli hacker approfittando del fatto che oggi gli automatici devono necessariamente essere collegati alla rete - per proporre ricariche telefoniche, leggere i dati di tessere sanitarie che abilitano all'acquisto dei prodotti riservati ai maggiorenni, offrire la possibilità in alcuni casi di pagare con carta e così via - hanno violato i sistemi di sicurezza riuscendo così ad avere mano libera per gestire l'interfaccia grafica dei pannelli video di e dei touch screen di cui ormai quasi tutti i distributori sono dotati e, soprattutto, per modificare i prezzi.
Tutti quelli della maggior parte dei prodotti - pacchetti di sigarette e tabacco, ma anche gratta e vinci - sono stati abbassati a 10 centesimi. «Dobbiamo ancora capire bene che cosa sia accaduto - spiega Gabriele Sannicolò, presidente della sezione di Trento della Fit, la federazione italiana tabaccai (in foto) - e quantificare i danni. Posso solo dire che l'allarme è stato diramato nella serata di sabato 25 marzo e a livello centrale la Fit ha consigliato a tutti di disattivare il prima possibile gli apparecchi. Stime? Non sono possibili al momento, senza dubbio qualche collega è stato colpito anche in Trentino».
I casi hanno riguardato come detto solo gli apparecchi della Laser Video, sui cui pannelli durante tutta la fase dell'attacco è comparso un messaggio a favore di Alfredo Cospito, l'anarchico che si trova detenuto in regime di 41bis: «Fuori Alfredo dal 41 bis - Chiudere il 41 bis, liberi tutti e libere tutte». Toccando poi lo schermo come indicato - e come è necessario fare anche normalmente per acquistare - si accedeva ai prodotti, pressoché integralmente proposti a 10 centesimi.
In provincia (ne abbiamo riferito anche nella cronaca di Rovereto) non si sono verificate corse all'accaparramento, ma in molte altre città si. Per gli acquirenti potrebbero ora scattare, tuttavia, anche ripercussioni dato che se riconosciuti tramite le telecamere, potrebbero essere denunciati dai tabaccai dato che quello dell'acquisto dei prodotti in quelle circostanze potrebbe rappresentare una fattispecie di incauto acquisto e gli esercenti potrebbero rivalersi sugli acquirenti eventualmente identificati dalle telecamere.
«I possibili danni? Anche di migliaia di euro, dato che in un apparecchio possono essere caricati centinaia di pacchetti di sigarette», ha spiegato Sannicolò.