Trento / La storia

Gatto abbandonato in un trasportino al Bosco della città: ora Tigro ha una nuova casa

Il felino era stato lasciato nel parcheggio, una persona che rientrava dalla passeggiata con il proprio cane lo ha notato e ha verificato che era solo. Poi la visita dal veterinario e l'adozione del micione di 7 chili e circa due anni

PERGINE «La cagnolina Jacky uccisa tra atroci sofferenze dal veleno»
TRENTO Paul, il cagnolino morto a causa della cattiveria umana

SARDAGNA Uma, splendida cagna uccisa da un boccone avvelenato

TRENTO. Stava rientrando a casa dopo la passeggiata al Bosco della Città con il suo cane Gordon, un pastore belga, quando ha notato a bordo strada un trasportino bianco e blu. «Ero in auto, appena partito dal parcheggio. Ho visto che c’era anche una cassetta di plastica che conteneva il sacco del cibo, una ciotola, la sabbiera. “E se in quel trasportino ci fosse un gatto?” mi sono chiesto. Ho fatto retromarcia e mi sono fermato per controllare. In effetti dentro c’era un bel gattone».

Erano circa le 9.30 di ieri mattina e Mirko Matteo Casteggio stava tornando a casa, a Trento, con il suo Gordon.

«La prima cosa che ho pensato è che qualcuno avesse appoggiato il trasportino e la cassetta a terra per pochi minuti, magari mentre stava caricando l’auto. Mi sono guardando attorno, ma non c’era nessuno. Ho atteso un po’, ma nulla: quel gatto era stato abbandonato» spiega. Non ci ha pensato due volte: ha chiamato il veterinario, ha fatto visitare il gatto e l’ha adottato. Ora il micione - un maschio di 7 chili di peso - ha un nuovo nome, Tigro, una nuova casa, una nuova famiglia, quella di Mirko e della moglie Cecilia.

«Oltre a Gordon abbiamo sei gatti: Tigro è diventato il numero 7. Sta conoscendo gli spazi, da subito si è capito che è un gatto socievole: quando l’ho visto nel trasportino e ho infilato il dito per fargli un grattino sul naso, non era impaurito e ha dimostrato di apprezzare. Ora sta riposando nel suo angolo con i suoi cuscini - prosegue Casteggio - Sono quasi sicuro che quando sono arrivato al parcheggio del Bosco della Città, quel trasportino non c’era».

Chi ha lasciato il gatto a lato della strada - ed è bene ricordare che l’abbandono di animali è un reato punito con l’arresto fino ad un anno e un’ammenda da mille a 10mila euro - avrebbe compiuto questo gesto deplorevole fra le 8.30 e le 9.30 del mattino. Come ha notato Casteggio, la porticina del trasportino non era agganciata: il gatto appoggiandosi avrebbe potuto uscire, ma non l’ha fatto. A verificare le condizioni di salute è stata la veterinaria Barbara Caneppele.

Il dubbio che il gattone fosse stato abbandonato perché vecchio o malato è stato fugato: ha circa due anni di età, è negativo alle malattie infettive dei gatti, non è patito, anzi è ben pasciuto. Ovviamente non ha il chip né è stato trovato nella cassettina un collarino con un numero di telefono. Si tratta di un esemplare socievole, sano: perché dunque scaricarlo come un pacco per strada?

La dottoressa Caneppele è netta: «È scandaloso che un animale venga abbandonato quando ci sono strutture adeguate ad accoglierlo. In caso di necessità, se la persona non è più in grado di gestire un animale, è impossibile non trovare un’altra sistemazione: basta chiedere aiuto ai veterinari.

A Trento c’è il gattile di via San Martino, ma è privato ed i posti sono minimi: non avendo le sovvenzioni non ci sono neppure gli obblighi di accoglienza. I posti sono comunque vincolati perché in un appartamento di 60 metri quadri non possono starci più di trenta gatti».

Tigro, nonostante la brutta esperienza, può considerarsi un gatto molto fortunato: scaricato vilmente a bordo strada, a distanza di poche ore è stato accolto da un’altra famiglia. Rimane l’amarezza del gesto, di un abbandono che non trova giustificazioni. Il responsabile potrebbe essere punito dalla legge, ma Mirko e Cecilia non hanno intenzione di denunciare l’episodio: «Tigro ora ha una nuova vita, una nuova famiglia. L’averlo trovato è stato per noi un grande regalo». Ma. Vi.

comments powered by Disqus