TRENTO. Si sbloccano in parlamento 2 milioni di euro destinati alle aree inquinate ex Sloi e Carbochimica di Trento nord. Si tratta dei soldi stanziati già lo scorso anno con un’iniziativa bipartisan delle parlamentari trentine Sara Ferrari (Pd) e Vanessa Cattoi (Lega) e che serviranno sostanzialmente per due obiettivi: approfondire i costi della bonifica (stimata in 100 milioni di euro) e le modalità per espropriare le aree (che sono private). L’emendamento è stato approvato oggi (27 ottobre) dalla Commissione bilancio della Camera dei deputati. 

"È un passo fondamentale - commenta il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - perché consente di utilizzare l'importo di 2 milioni di euro, già stanziato lo scorso anno, non solo per la parte di bonifica dell'area interessata dal passaggio del bypass, ma anche per tutte le attività che servono a studiare la situazione e ad elaborare interventi dentro il perimetro del sin (ex Sloi ed ex Carbochimica). L'obiettivo è effettuare tutti gli approfondimenti tecnici e giuridici che aiuteranno a stimare quale sarà il costo della bonifica e le modalità acquisitive delle aree, per poi valutare come procedere".

"Faremo il massimo - aggiunge Fugatti - per lavorare, assieme a tutti gli enti coinvolti, a partire dal Comune di Trento, verso una soluzione strutturale di un problema storico per il capoluogo, che va affrontato con l'impegno di favorire la riqualificazione e lo sviluppo della città di Trento e del Trentino". Sul tema ha preso la parola anche l'assessore all'ambiente Mario Tonina: "Grazie alla collaborazione tra livelli istituzionali, in questo caso con il ruolo essenziale delle nostre elette ed eletti in Parlamento, il Trentino è messo nelle condizioni di approfondire ed elaborare quella che potrà essere la soluzione migliore e risolutiva su un tema da tutti ben conosciuto, nella speranza di arrivare ad progetto concreto e definitivo di intervento”.