Ex Atesina, si sblocca il recupero: area dalla Provincia al Comune, se ne parla dal 2003
I capannoni di via Marconi, in stato di semi-abbandono, da tempo al centro di progetti di riutilizzo della città di Trento, ma la «controversia» con piazza Dante bloccava tutto
TRENTO. Una buona notizia dopo anni di impasse. Con una delibera proposta del presidente Maurizio Fugatti la Giunta provinciale ha avviato l’operazione di trasferimento del compendio ex Atesina al Comune di Trento.
Il provvedimento approvato oggi è il primo passo di tale operazione: l’esecutivo ha infatti disposto la cessione preventiva del bene di proprietà di Trentino Trasporti alla Provincia, per un valore effettivo di 13 milioni di euro. Bene che poi sarà trasferito all’Amministrazione comunale completando il trasferimento.
La cessione degli spazi di via Marconi, in un’area centrale per lo sviluppo futuro di Trento, rientra nel confronto tra Provincia e Comune capoluogo, in ordine ai progetti di riqualificazione urbanistica e alla creazione di spazi e servizi per la comunità. Consente allo stesso tempo di risolvere in larga parte la partita delle permute che riguardava un precedente accordo relativo alle aree dell’interporto.
“Finalmente - commenta il presidente Fugatti - dopo 20 anni di controversie si comincia a trovare un punto fermo per risolvere alcune partite urbanistiche avviate in passato e confermando il ruolo della Provincia nel dare sostegno concreto alle progettualità delle amministrazioni comunali, in questo caso della città capoluogo. Un confronto in corso che sta dando buoni frutti, se pensiamo alla condivisione di massima trovata ad esempio alla pianificazione delle strutture sportive, che assieme ad altre funzioni, vedi quella universitaria e sanitaria, contribuiranno a delineare la crescita di Trento e del Trentino”.
In realtà, le “controversie” di cui parla la Provincia erano state un durissimo scontro fra Piazza Dante e via Belenzani. Era infatti il febbraio 2022 (quasi due anni fa) quando Provincia e Comune annunciavano il protocollo d’intesa.
Ma c’era da trovare una quadra per la stima e conseguente permuta di una serie di terreni ed i capannoni attigui alla chiesa, per anni deposito degli autobus di Trentino Trasporti.
In base al protocollo d’intesa di due anni fa il Comune di Trento doveva avere entro il 31 marzo la disponibilità, ed entro fine anno la proprietà dei 17 mila metri quadrati dell'ex Atesina. “Finalmente, insieme ai cittadini, possiamo dunque iniziare a pensare a nuovi spazi pubblici: una piazza, verde, servizi di comunità e per l’aggregazione che daranno un centro a un quartiere popoloso e vivace”, aveva annunciato il sindaco Franco Ianeselli. E invece...
E pensare che era dal 2003 che si discuteva sul come dare ai Solteri un'area verde e di ritrovo per contrastare il rischio di diventare un quartiere dormitorio. Allora fu il progetto Palomar, accantonato e ripreso più volte; ma molto più concreti sono stati i 2 milioni di euro stanziati dall'amministrazione Andreatta che di fatto andranno a finanziare il primo lotto dei lavori.
Battaglia vinta? Ancora presto per esultare.
L'ex Atesina cosa potrà diventare? L’idea è quella di una piazza coperta che diventi il cuore, oggi mancante, del rione. Poi un parco pubblico con annessi campetto da calcio o polivalente che potrebbe essere uno sviluppo del campo attuale di proprietà della parrocchia. Non mancherebbero strutture idonee ad ospitare mercatini, ma anche aree per attività culturali e ricreative, sportive, solidali. Ci sarà poi spazio per nuove ciclabili che andrebbero a collegarsi con quelle già esistenti. La stessa Via Marconi oggi regno del cemento, potrebbe diventare un viale alberato.