Trento / La storia

Dopo mezzo secolo i Groff salutano "Il Marinaio": nuova gestione per il locale nato con la tangenziale

Per l'occasione si è svolta una festa alla quale hanno partecipato anche sindaci e presidenti della Provincia presenti e passati. Dopo l'estate bar e ristorante passeranno a Valentino Dalla Bona, mentre gli storici proprietari proseguiranno con albergo e tabacchino

TRENTO. Quattro sindaci, due presidenti della Provincia, assessori, un senatore, campioni dello sport, fotografi, membri delle forze dell'ordine. Vale a dire: Franco Ianeselli, Alessandro Andreatta, Alberto Pacher, Lorenzo Dellai, Maurizio Fugatti, Claudio Soini, Roberto Failoni, Franco Panizza, Mauro Leveghi, Giacomo Santini, Francesco Moser, Giorgio Salomon, Daniele Panato, Paolo Pedrotti.

Si fa prima a dire chi non c'era ieri pomeriggio alla festa per i 50 anni del "Marinaio" di Trento sud. Un locale che ha fatto la storia di Trento dell'ultimo mezzo secolo e che ora si appresta a voltare pagina.

Dopo un periodo di chiusura per ristrutturazione cambierà infatti la gestione. Giovanni Groff ha deciso di cedere parzialmente la mano.

Dopo l'estate bar e ristorante passeranno a Valentino Dalla Bona del ristorante "Al Casello" di via Klagenfurt, a Spini di Gardolo.

Dopo 50 anni si ammainerà dunque la bandiera della famiglia Groff. Da quando venne aperto nel 1974 in corsia sud dell'appena inaugurata tangenziale le porte del bar hanno visto entrare generazioni e generazioni di trentini.

Il nome esotico (almeno per una città alpina) fu un omaggio al padre, che fece la guerra servendo su una nave della Regia Marina, e diventò la sede dell'Associazione marinai d'Italia a Trento.

Quando l'allargamento della tangenziale ne decretò la fine all'inizio degli anni Duemila, Giovanni Groff fece una promessa: «Non spegnerò la macchina del caffè del primo Marinaio finché non sarà accesa quella del secondo». A dicembre 2008 venne inaugurato il nuovo Marinaio, di fronte a quello originale, ma in corsia nord, e con una forma lunga e stretta che ricorda tanto una nave. «Dev'essere la porta per la città» disse al tempo Groff.

Di fatto è sempre stato un riferimento, un locale che per decenni ha fatto da punto di ritrovo e appuntamento per i trentini diretti fuori città, aperto praticamente 24 ore su 24.

Ora la terza tappa miliare della sua cinquantennale storia con le chiavi del bar affidate a Dalla Bona. Ma i Groff non spariranno dal loro locale. «Continueremo a gestire il tabacchino e l'albergo» spiega Giovanni. Che così motiva la scelta: «Bisogna avere l'occhio lungo e cambiare quando se ne sente il bisogno. Noi crediamo che adesso sia il momento di cedere la mano e dare una nuova vita al locale, affidandolo a Valentino che offrirà alla città un ristorante serale aperto fino a tardi».

A mezzogiorno, invece, continuerà a lavorare la mensa self service di Risto 3. D. B.

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