Trento, abbiamo un problema: i turisti per la prima volta sono in calo in città, la primavera in flessione
Il direttore dell’Apt minimizza: «i dati dell’anno prima erano straordinari». Si rafforza ancora la presenza dei tedeschi, forte attrattiva del ciclo-turismo
TRENTO. Se il Bondone si è confermata ancora una volta montagna attrattiva dal punto di vista turistico, lo stesso si può dire anche del centro città. I numeri di musei e visite al castello del Buonconsiglio nelle ultime giornate sono sicuramente importanti e un'ulteriore conferma è arrivata dall'occupazione alberghiera di questa estate. Le strutture "campione" analizzate dall'Apt del capoluogo infatti hanno registrato un totale di presenze superiore all'80%, addirittura con picchi fino all'86%, dopo una lieve flessione riscontrata nella scorsa primavera.
«Nei primi mesi dell'anno le presenze si sono attestate attorno al 76% nella città di Trento, in diminuzione di circa tre o quattro punti percentuali rispetto agli stessi dati del 2023, anno quest'ultimo che, tuttavia, viene ricordato come quello dei record in termini di arrivi sul nostro territorio - ha spiegato il direttore dell'Azienda per il turismo di Trento e del Monte Bondone, Matteo Agnolin -. Una flessione leggera, che non ha assolutamente preoccupato e rispetto alla quale, già nel corso di quest'ultima estate, abbiamo recuperato alla grande. E questo anche a fronte di un aumento dei prezzi delle camere, sempre considerando le strutture che utilizziamo come campione per il nostro monitoraggio».
I numeri positivi infatti sono arrivati nonostante un rincaro medio dell'8% per quanto riguarda i prezzi delle singole camere, che si aggirano ora attorno ai 110 euro a notte contro i 102 euro precedenti. Una crescita che tuttavia non ha impattato sugli arrivi turistici (e questo è sicuramente un dato positivo) ma che deve far riflettere anche per quanto riguarda le spese che gli albergatori stessi devono sostenere per rispondere al meglio alle esigenze dei turisti.
E rispetto a questi ultimi, in città regge il mercato tedesco, che consolida la propria "forza" in termini di arrivi, mentre sono in crescita coloro che provengono da Spagna e Stati Uniti, due mercati che negli ultimi tempi hanno dato ottime risposte.
Certo, hanno aggiunto dall'Apt, i dati definitivi saranno disponibili solo terminato questo caldo mese di agosto, tuttavia le sensazioni sono molto positive e c'è la consapevolezza, da parte degli addetti ai lavori, che ancora una volta si è lavorato nel migliore dei modi per dare a tutti gli ospiti un servizio di qualità sotto ogni punto di vista.
«Sulla città si è registrata di sicuro una ripresa, i numeri sono buoni e la soddisfazione degli operatori è tanta - ha concluso Agnolin -. È vero, si sono registrati rincari nel costo delle camere, ma le strutture hanno investito per aumentare la qualità dell'offerta turistica. C'è chi ha rinnovato il proprio albergo e, in generale, lo giudico come un aumento positivo perché storicamente Trento non si è mai posta su livelli altissimi rispetto anche a territori vicini. Al momento stiamo riuscendo ad attrarre anche ospiti individuali e non più solo gruppi, che tuttavia restano forti soprattutto sul ciclo-turismo da Germania e Paesi nordici».