Sicurezza / Il caso

La chiesa si barrica contro i senzatetto: decisa la costruzione di un muro

Succede a Trento, nel quartiere della  Bolghera. L’amarezza del parroco don Vareschi: “Abbiamo provato in tutti i modi ad aiutare chi si fermava sotto i porticati, ma solo in pochi hanno accettato il dialogo. E l’area era ormai diventata invivibile”

di Leonardo Pontalti

TRENTO. «Ciò di cui tutti hanno bisogno è amore», recita il murale dell'oratorio della chiesa di Sant'Antonio, in Bolghera. Ma quando l'amore e le mani tese vengono rifiutati, anche con atteggiamenti violenti, si è costretti a fare scelte dolorose. Come è successo alla parrocchia di don Severino Vareschi che per risolvere il problema dei senzatetto che bivaccano sotto i portici attorno alla chiesa ha deciso di alzare una barriera, recintando parte del sagrato. I lavori costeranno 20mila euro.

Il piazzale verso l'oratorio non era più sicuro, a fronte delle intemperanze di numerosi dei soggetti che vi stazionano, tra abusi di alcol e di sostanze, schiamazzi, liti.

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