Il caso del negozio Bimbo Bazar ai Solteri: intervento del sindaco Ianeselli
La protesta di decine di persone che avevano consegnato per la vendita culle, passeggini, camere da letto e altri prodotti per bambini. Ma da qualche mese, dopo anni di attività, l'esercizio commerciale appare chiuso. Le mamme e i papà hanno incontrato anche il comandante della polizia locale, Alberto Adami
TRENTO - L'ormai nota vicenda del negozio Bimbo Bazar si arricchisce di un terzo capitolo: l'incontro delle mamme con il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e con il comandante della polizia locale Alberto Adami. Ma riavvolgiamo brevemente il nastro.
Dopo la prima segnalazione di un gruppo di mamme e papà rispetto alle difficoltà nel rintracciare la titolare dell'attività - problema costante dall'inizio della scorsa estate, con le clienti che hanno dovuto faticare (e stanno ancora faticando) non poco per vedersi restituiti soldi e prodotti portati al negozio - i genitori hanno cercato di intercettare la donna inscenando l'interesse per una next to me, con la transazione che stava per chiudersi nel parcheggio del Bren Center un paio di settimane fa, ma che si è conclusa con un nulla di fatto: la titolare, infatti, non si è fatta vedere ma si è presentato un ragazzo forse suo collaboratore, nonostante l'intervento dei Carabinieri.
L'appello dei genitori - con il gruppo WhatsApp delle mamme che nell'ultimo mese è cresciuto e ha raggiunto le 43 componenti - è dunque arrivato fino agli uffici di via Belenzani, trovando nel sindaco Ianeselli e nel comandante Adami due ascoltatori attenti, che hanno preso nota di quanto accaduto.
Certo, ha ribadito anche il primo cittadino, le possibilità di "movimento" per l'amministrazione comunale sono molto limitate. Praticamente nulle. Per le forze dell'ordine invece la situazione è un po' diversa e lo stesso Adami ha assicurato attenzione nei confronti della vicenda. Quattro in tutto le mamme che lo scorso venerdì 6 dicembre hanno partecipato all'incontro, in rappresentanza ovviamente del gruppo più ampio di famiglie coinvolte.
Un momento di confronto durato circa quarantacinque minuti, durante il quale sono stati raccontati a sindaco e comandante tutti gli episodi sospetti di questi ultimi tempi. Con riferimento anche alla chiamata ai carabinieri di un paio di domeniche fa, anche se il principale "destinatario" della richiesta di intervento voleva essere la guardia di finanza, in quel momento però impegnata su un'altra zona del territorio.
Nel frattempo, alcune mamme hanno detto di essere riuscite a mettersi in contatto con la titolare del Bimbo Bazar, ricevendo indietro il denaro promesso e riuscendo ad uscire "dal giro", tirando un sospiro di sollievo. Per tutte le altre la speranza è che la vicenda riesca a concludersi a breve. N. Mas.