Quando vennero assunte le prime cinque vigilesse urbane di Trento 41 anni fa (e fece scalpore)
Il famoso corso 1984: con 600 candidati per 18 posti, e alcune delle assunte di allora sono ancora in servizio nella nostra Polizia Locale. Ma allora non potevano neanche guidare l’auto di servizio
TRENTO. Oggi si festeggia San Sebastiano, patrono della polizia locale. Il prossimo 16 aprile il Corpo della Polizia locale "Trento-Monte Bondone" festeggerà i 224 anni di attività, visto che nel lontano 1801 alcuni cittadini vennero inquadrati nella Civica Milizia, per tutelare la città dalle invasioni esterne e per garantire la sicurezza dentro le mura.
Da allora molta strada hanno percorso i nostri "angeli custodi" in divisa, denominati poi Guardie civiche, Guardie urbane, Polizia urbana, Vigili urbani, Polizia municipale ed ora Polizia locale. Senza dimenticare il dialettale termine di "pizzardoni" per indicare gli agenti in divisa, e quello ancor più antico e spregiativo di "birri o sbirri" laddove proprio in Vicolo dei Birri, vicino a Piazza Duomo, nei secoli passati c'era la sede della polizia del Principato Vescovile, di quelli che un tempo venivano chiamati, appunto, i "birri". Ed ancora più curioso è il termine di "bàgole": versione trentina per il fatto che gli agenti, nel lontano passato, usavano un piccolo bastone di legno di colore nero con una impugnatura di pelle del medesimo colore, il quale oltre che per regolare il traffico serviva per intimorire i malintenzionati. Mazzetta di segnalazione ricavata dai rami della pianta di bagolaro particolarmente resistente e duro, e da qui il soprannome di "bàgole".
Accessorio di servizio al quale venne pure dedicata una canzoncina «No l'é na roncola, no l'é na stria, ma l'é na bagola, de polizia!».
Ed allora cosa c'è di meglio per onorare il prossimo compleanno del corpo, se non incontrare gli agenti tutt'ora in servizio da oltre 40 anni? Quelli dell'indimenticabile corso 1984. Detto e fatto. Eccoci dunque al comando di Trento con le 3 insostituibili colonne portanti. La sovraintendente capo Renata Mengarda (matricola 89), il commissario capo Paolo Armellini (m. 90) e la sovraintendente capo Giuliana Franceschini (m. 93) assunti il 26 novembre 1984, dove parteciparono oltre 600 aspiranti vigili per soli 18 posti. Corso al quale per la prima volta vennero assunte le prime 5 «vigilesse» che all'epoca fecero molto ma molto scalpore.
Oltre alle attuali "decane" allora vestite con un tailleur scuro, gonna rigorosamente sotto le ginocchia, scarpe basse e calze di nylon, cappellino ed una borsetta in pelle, fatta su misura, presso la pelletteria Bragagna in via Roggia Grande, entrarono nell'organico tutto al maschile, le ex-colleghe Elisabetta Gardumi, Olga Tasin e Sara Bombardelli (vedi foto).
Quanti i ricordi che affiorano degli anni passati assieme, quando le prime donne agenti venivano guardate in maniera un po'sospetta dai maschietti ma anche dalle signore di una certa età, le quali ritenevano inadatto questo lavoro per una rispettabile signorina.
Per anni, all'interno dello stesso corpo, le nostre 5 agenti femminili non hanno potuto guidare le autovetture di servizio, e solo molto più tardi le prime agenti Giovanna Cristelli e Barbara Barelli, in sella alle motociclette con sirena e lampeggiante blu.
E come non ricordare i primi interventi in occasione di incidenti stradali, il dolore nel comunicare ai famigliari la perdita di un loro caro, i servizi agli incroci stradali quando ancora non c'erano i semafori, il curioso tamponamento tra 10 vetture perché i conducenti "maschi" si erano distratti nel osservare la bella vigilessa, posta sulla pedana sopraelevata nel centro dell'incrocio. Pedana nella quale negli ann i'40 e '60 si portano i doni agli agenti in occasione del Natale.
Decisamente altri tempi rispetto a oggi! Ed in questa occasione è doveroso rammentare gli importanti corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale, le ore trascorse nelle scuole per insegnare l'educazione stradale ai futuri fruitori della circolazione stradale, gli ottimi rapporti intercorsi con la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, il personale delle autolettighe, del servizio viabilità strada e del soccorso stradale, con un ricordo particolarissimo per l'addetto del soccorso ACI di Trento: il mitico Carlino Malpighi della ex-carrozzeria Modenese a Gardolo/Roncafort.
In questi 41 anni di attività hanno visto passare 6 comandanti del corpo: Diego Poggi, Francesco Mosna, Aldo Zanetti, Lino Giacomoni (ottimo ex-comandante), Luca Sattin e l'attuale Alberto Adami, mentre ben 3 le sedi di servizio cambiate tra via Belenzani, via Fratelli Bronzetti e l'attuale sede via Maccani. La «Polizia Locale Trento-Monte Bondone» è composta da 139 agenti: 1 dirigente, 5 funzionari, 18 coordinatori e 115 agenti (21 donne) e migliaia sono gli interventi gestiti ogni anno percorrendo con i loro mezzi oltre 400mila km, nei territorio di competenza i comuni di Trento, Aldeno, Cimone, Garniga Terme e Vallelaghi.