La Comunità della Vallagarina finanzia la videosorveglianza
La Comunità di Valle della Vallagarina ha dato il via a due importanti piani per la prima casa. Uno riguarda la graduatoria per i contributi alle giovani coppie per l’acquisto o il risanamento della prima casa e l’altro per la sicurezza, finanziando l’installazione di impianti di allarme e videosorveglianza. La percezione del pericolo criminalità è cresciuta in questi anni a causa dell’aumento di furti in casa e anche le istituzioni si adeguano alle esigenze dei cittadini.
I bandi per accedere a questi sostegni economici sono scaduti, uno a febbraio, l’altro il 7 marzo e la giunta della comunità, con l’assessore Claudio Soini e gli uffici dell’edilizia abitativa agevolata, hanno stilato le graduatorie per i finanziamenti che valgono per il quadriennio 2015-2018, sulla base della legge provinciale 1 del 2014 che garantisce contributi a favore delle giovani coppie. I contributi saranno replicati per altri tre anni fino al 2018, mentre per la sicurezza non sono previsti, per ora, altri finanziamenti. Per quanto riguarda l’acquisto o il risanamento si tratta di contributi, per la durata massima di venti anni, sulle rate d’ammortamento dei mutui contratti con le banche, nella misura massima del 70 per cento del tasso a cui sono stipulati. Le domande accettate sono 115 per l’acquisto, 24 per l’acquisto e risanamento e solo 7 per il solo risanamento. Le graduatorie saranno pubblicate il prossimo mese.
Tuttavia si ha già qualche dato interessante di carattere generale. Innanzitutto i fondi ammontano a 1 e 727 mila euro. In realtà va suddivisa su quote annue variabili articolate su un arco temporale di 20 anni. Ciò concretamente significa che si stima siano ammissibili a beneficio una quarantina di richiedenti. Inoltre la Provincia ha tra l’altro stabilito che non più del 30% può essere destinato allo strumento di «acquisto», a meno di una deroga che tuttavia ancora non è stata decisa. È interessante tra l’altro il fatto che diverse richieste arrivino da soggetti residenti a Trento che verranno a vivere in Vallagarina. Interessa meno, tuttavia lo strumento di risanamento, nonostante sia quello più sostenuto dalla Provincia. Dal punto di vista statistico, il responsabile dell’edilizia abitativa della Comunità, Giorgio Bianchi, ha sottolineato come «chi forma una famiglia lo fa prevalentemente in età non giovanissima e pensa di mettere “in cantiere” dei figli solo dopo aver acquistato casa». L’età media è tra l’altro superiore ai 31 anni. Da non ignorare anche il fatto che molti dei richiedenti, l’88 per cento, ha un indicatore Icef, che gli permetterebbe di ottenere un alloggio Itea, ma preferisce puntare ad avere una propria casa. Bianchi ha messo in evidenza un’altra tendenza, ancora in nuce, che sta spostando i costumi, che è quella del «Rent to buy», ossia dell’affitto che viene considerato come una parte dell’acquisto.
Altro aspetto non secondario è quello dei contributi per l’installazione di impianti di allarme e videosorveglianza su alloggi destinati a prima abitazione. Si tratta di contributi a fondo perduto, nella misura massima del 40 per cento della spesa ammessa di 4 mila euro. Le domande pervenute sono state 95. La graduatoria è stata approvata nei giorni scorsi e i primi 52 in lista si divideranno i 74 mila euro assegnati dalla Provincia. Ne beneficeranno i primi 52 in lista. Scontato il fatto che prevalgano le domande localizzate nel comune di Rovereto, ma poi c’è Ala, con Mori sul terzo gradino. Per l’assessore Soini si tratta di interventi che vanno nella direzione di soddisfare i bisogni dei cittadini.