L'energia di Isera alla coop indagata per mafia
A maggio in Emilia Romagna è scoppiata la «bomba» Cpl Concordia, la cooperativa modenese indagata per presunti rapporti con i clan dei Casalesi, e raggiunta da un'interdittiva antimafia. Negli stessi giorni, molti chilometri più a nord, anche ad Isera si sentivano gli effetti del terremoto giudiziario-politico che ha travolto il colosso cooperativo dell'energia. Il legame tra il paese della Destra Adige e la Cpl è più che decennale: da più di dieci anni infatti il Comune Isera affida il calcolo delle proprie fatture di gas, acqua, energia e Tari alla Coop di Concordia sulla Secchia. E fino a fine 2015 la gestione del servizio rimarrà invariata. Questo nonostante da mesi l'azienda sia stata sottoposta a commissariamento da parte dell'Anac, l'Autorità anticorruzione, per salvare appalti e posti di lavoro.
Il mantenimento del rapporto tra Isera e Cpl Concordia è stato sancito da una recente delibera comunale approvata negli ultimi giorni. «Si è ritenuto opportuno proseguire il rapporto di lavoro con la Cpl Concordia soc.coop - si legge nella delibera - in quanto l'offerta è conveniente dal punto di vista economico. Inoltre l'affidamento del servizio costituisce materia specialistica che necessita dunque di una struttura particolarmente organizzata, e la ditta in questione fornisce ampie garanzie di affidabilità». La giunta ha dunque deciso di portare avanti i rapporti con Cpl, dopo aver ottenuto l'autorizzazione da parte dei commissari della prefettura che attualmente gestiscono la società.
«Con noi la Cpl ha sempre lavorato bene, dimostrando competenza e affidabilità. Da anni cura le nostre fatture, e prima ancora si occupava di cambiare i contatori. A luglio dovevamo dunque rinnovare il contratto con la Coop, ma tutto l'iter è stato bloccato dalle indagini e siamo quindi riusciti solo ora ad ottenere l'ok da parte dei commissari - spiega la sindaca Enrica Rigotti -. Per quest'anno dunque siamo sicuri, ma per il 2016 molto probabilmente cercheremo altri soggetti a cui fare riferimento per questi servizi. Non possiamo aspettare tutto questo tempo per firmare un contratto».
Per il momento l'indagine della Dda di Napoli sulla costruzione del metanodotto di Ischia, che ha portato all'arresto per associazione mafiosa i vertici di Cpl Concordia, è ancora in corso ed ha di conseguenza bloccato e rallentato tutti i rapporti che l'impresa aveva in corso con vari enti pubblici italiani. Proprio come è successo al Comune di Isera che da mesi attende anche il cambio dei contatori, affidato sempre a Cpl, dopo aver vinto il concorso con l'Authority dell'Energia per partecipare alla fase di sperimentazione della telelettura dei consumi di acqua e gas.
«Abbiamo deciso di proseguire i rapporti con i Cpl sia perché, quando è scoppiato il caso, ormai era troppo tardi per cercare un altro ente a cui rivolgersi, e sia perché stiamo parlando di un'azienda che dava lavoro a centinaia di famiglie - continua Rigotti -. E così come noi in tutta Italia ci sono tanti enti pubblici che si sono trovati nella nostra stessa situazione, con la necessità di concludere un accordo. Non è giusto che per colpa dei vertici (oggi indagati, ndr ) paghino tutti». E intanto solo tre giorni fa è stato firmato il primo accordo nazionale con i sindacati sulla cassa integrazione straordinaria, per crisi, per i lavoratori che operano nelle funzioni, non oggetto dell'interdittiva prefettizia antimafia.
Così per il momento e per gli ultimi mesi dell'anno, come si legge nella delibera, si è deciso di affidare alla Cpl Concordia «il servizio di outsourcing di fatturazione per la gestione dei servizi di vendita gas metano, acqua, energia elettrica e Tari per il 2015 per un importo mensile di 3.250 euro più Iva».