Tra poco l'ultimo abbraccio a Luca: «Ti vogliamo bene»
Tiziano, Davide, Martin, Stefano, Mauro, Vincenzo, Marco e Massimiliano. In questo elenco di persone, i membri della squadra Ctif dei vigili del fuoco di Mori, c’è un vuoto enorme: quello lasciato da Luca Regolini. I suoi compagni più stretti oggi gli sono accanto per un’ultima volta, nel picchetto d’onore vicino alla bara durante il funerale ciminciato alle 15 nel cimitero di Mori.
La chiesa arcipretale è ancora chiusa per lavori, quella «sostitutiva» del Santissimo contiene solo qualche decina di persone. Così la famiglia e i colleghi pompieri, in accordo con il decano don Tarcisio Guarnieri e il sindaco Stefano Barozzi, hanno optato per la cerimonia nel camposanto, che per l’occasione è allestito con gazebo e sedie. Tanti, tantissimi quelli che oggi hanno voluto dare l’ultimo addio al ventunenne precipitato dalla parete della «Regina del lago».
Presenti gli amici dell’università, quelli del liceo Rosmini, i parenti, ma soprattutto i vigili del fuoco. La segnalazione della data del funerale ha fatto il giro del Trentino e in molti hanno risposto all’appello dell’ispettore distrettuale Piergiorgio Carrara.
I pompieri di Mori hanno portato il feretro a spalla fino alla camera mortuaria, hanno recitato la preghiera del loro corpo, hanno vegliato il loro compagno in piedi. Poi, la sirena della caserma di via Terranera, un ultimo saluto per una cerimonia funebre che è stata personalizzata per rendere omaggio a un ragazzo speciale.
Luca Regolini, per il suo viaggio, indossa la divisa da casermaggio, mentre il suo elmetto è stato donato a mamma Rosanna e papà Luciano in ricordo del loro coraggioso figlio, morto prematuramente per un errore durante un’arrampicata di routine.
Ieri sera tante persone hanno voluto stringersi attorno alla famiglia durante il rosario. Perché Luca, pur avendo vissuto così brevemente, aveva lasciato il segno. La sorella Anna ha voluto affidare a facebook, accanto alla foto di laurea che li ritrae assieme, radiosi, uno dei tanti pensieri che in questi giorni le riempiono la testa. «Ti voglio ricordare così, bello sorridente, con il vestito che volevi tanto mettere almeno una volta per alternare quelli da montagna o la divisa. In questa foto sei fiero della tua sorellina, e io sono fiera di averti come fratello. Ti voglio bene brontolone».
L’amico Alessio Maltauro, figlio del comandante Mauro che ha assistito in diretta alla morte di Luca, domenica in val di Ledro, lo ricorda invece con un’immagine in divisa. «Sarà difficile alle selettive arrivare in caserma e non trovarti davanti all’armadietto di fronte al mio, ma io mi girerò verso il tuo e ti aspetterò, perché so che sarai sempre vicino a noi». E il caposquadra Davide Modena aggiunge: «Ci mancherà tantissimo. Era sempre presente, sia di giorno sia di notte. Non mi ha mai deluso e non si è mai tirato indietro».
Alla fidanzata Anna, invece, bastano solo due parole, che però racchiudono tutta la nostalgia con la quale d’ora in avanti dovrà convivere: «Amore mio»