Il «grazie» della comunità a 58 pompieri lagarini
E Mellarini promette una nuova sede e presto una decisione per Rovereto
Cinquantotto vigili del fuoco volontari dei 18 corpi che fanno parte dell’Unione distrettuale della Vallagarina hanno ricevuto l’attestato di «benemerenza» per gli anni di servizio. Una semplice pergamena ricevuta con una stretta di mano dall’ispetore distrettuale Pier Giorgio Carrara, dal suo vice Lodovico Delaiti e con la «benedizione» dell’assessore provinciale della protezione civile, Tiziano Mellarini.
È la prima volta che in Vallagarina viene organizzato un evento di questo tipo, che ha radunato nella caserma dei pompieri di Rovereto quasi 150 persone tra volontari in servizio ed ormai a riposo, aspiranti vigili, sindaci di tutti i comuni, rappresentanti politici e degli enti che ruotano intorno a questo angolo del Trentino. Era un «grazie» plateale a quanti si adoperano per il servizio antincendio, con un riconoscimento particolare a chi il suo tempo e le sue capacità le mette a disposizione degli altri da 15, 20 o addirittura 35 anni, come Marzio Andreolli del corpo di Brentonico, Giuseppe Rizzi di Mori e Luciano Tovazzi di Volano, che ieri erano i veterani dei volontari.
Il presidente dei vigili del fuoco volontari, Alberto Flaim, l’ha detto chiaramente nel suo intervento: «La benemerenza è l’unico pagamento che possiamo offrire a queste persone. Proprio per questo va data, va detto loro grazie per quello che fanno». Sono stati snocciolati i numeri di un anno di attività in Vallagarina: 3.448 gli interventi per i 520 volontari in servizio attivo, 88.743 ore di lavoro che se vengono suddivise per i circa 90 mila abitanti delle due comunità (Vallagarina e Altipiani cimbri) sono più o meno un’ora per ciascun abitante.
«È un servizio il vostro che esalta l’identità della nostra terra, fatto con alti livelli di professionalità» si è complimentato l’assessore provinciale alla protezione civile Tiziano Mellarini. «Ci sono alcune scelte importanti che vanno fatte - ha annunciato - : è tempo innanzitutto di prendere una decisione definitiva per il presidio di Rovereto tra volontari e permanenti. E poi, nonostante i nuovi criteri che impongono restrittezza, c’è ancora spazio per costruire e la Vallagarina ha bisogno di una nuova sede per la protezione civile».