Tagli al personale in Comune A Mori lo sciopero degli auguri
Brindisi rifiutato per protesta. La fine d’anno è stata un po’ amara nel municipio di Mori. I dipendenti del Comune hanno in gran parte disertato il tradizionale scambio di auguri con la giunta.
Tutto è nato da un’assemblea sindacale prenatalizia, nella quale tante sono state le questioni in merito alla riorganizzazione interna dei dipendenti che il Comune moriano sta affrontando e alla fine, votata all’unanimità dai 40 presenti, si è deciso per questa azione di protesta, accompagnata anche da una lettera che alla fine hanno firmato in 51, su un totale di un’ottantina di lavoratori.
La breve lettera non è stata protocollata: «Non un caso - spiega la rappresentante sindacale Cgil Anna Saccani - che si sia deciso di non protocollarla e renderla in quel modo formale. Voleva essere un segnale forte alla giunta, un documento interno nato dopo che in assemblea ci siamo confrontati su diverse problematiche. C’è stata un’ampia adesione, segno di un malessere che nella vicinanza del Natale e per la natura importante delle nostre considerazioni abbiamo deciso di manifestare non partecipando al brindisi di fine anno e inviandone le motivazioni in via personale alla giunta».
La questione è complessa. Si parla dei servizi scoperti per mancanza di personale o dipendenti in malattia. Scoperto è l’ufficio contratti, manca personale all’anagrafe al cantiere comunale, al pari dell’ufficio tecnico, per fare alcuni esempi, e il blocco delle assunzioni vincola alla strada obbligata della riorganizzazione del personale esistente, a fronte di servizi che rimangono quelli del passato.
«La necessità di riorganizzare gli uffici comunali origina dal blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione che con il passare degli anni fa sentire i suoi effetti - spiega Saccani -. Diciamo che nel Comune di Mori si è iniziato un processo con la precedente giunta, che ha comunicato poco e male con il personale interessato e ora l’amministrazione in carica da un anno e mezzo ha avviato un dialogo con i dipendenti ma comunque questa forma di protesta indica che ci sono questioni importanti ancora da sistemare e non siamo ancora arrivati ad una quadra».
Commenta l’azione il sindaco di Mori Stefano Barozzi : «Non condivido la modalità scelta per manifestare un malcontento - dichiara - Non vedo cosa c’entri la riorganizzazione con gli auguri. Ma la riorganizzazione è inevitabile, sono inevitabili anche i malumori, immagino. Da parte nostra sappiamo che la questione è complessa, ma siamo fra l’incudine e il martello: siamo in tempi di personale ridotto e servizi identici.
La situazione particolare di Mori è anche che abbiamo un richiamo della Corte dei conti su un costo troppo elevato del personale. Sono variabili che dobbiamo tenere in conto e una riorganizzazione è, lo ripeto, inevitabile. I tempi stanno cambiando, e il Comune con essi».
Intanto sulla questione si fa avanti anche Cristiano Moiola , consigliere moriano del Patt: «I problemi del personale comunale non solo non sono stati risolti - dichiara Moiola - ma con arroganza da parte degli amministratori sono stati ignorati e mai sono stati affrontati. (...) Se ben 51 dipendenti hanno firmato la lettera boicottando il rinfresco in segno di protesta significa che siamo arrivati al limite e la situazione è gravissima».