Colli Zugna: sarà sfida tra Moscatelli e Gazzini
Colli Zugna, il prossimo 27 gennaio la partita all’ultimo voto si giocherà tutta fra Francesco Moscatelli e Walter Gazzini. La notizia era nell’aria, ma la conferma della candidatura alla presidenza della coop lagarina da parte dell’attuale vicepresidente è arrivata nel pomeriggio di ieri direttamente da Londra, dove Moscatelli sta trascorrendo qualche giorno di relax dopo lo stress dei mesi scorsi e in vista dello scontro elettorale di fine mese con la fronda dei soci (circa 250) che non si sono rassegnati al licenziamento del direttore Tranquillini e del winemaker Malfatti.
A confermare il grande (e scontato) passo è stato lo stesso Moscatelli: «Mi sono dimesso nei giorni scorsi dalla vicepresidenza, perché così impone lo statuto, e ho posta la mia candidatura alla presidenza. Ora saranno i nostri soci a decidere; ma sono tranquillo, sono sicuro che prevvarrà la ragionevolezza e il senso di appartenenza alla nostra cantina». Queste le parole londinesi di Francesco, il vice operativo di Saiani durante tutta la stagione dello scandalo scoperchiato dagli ispettori di Federecoop.
Dal canto suo, sempre ieri, anche Walter Gazzini, attorno a cui si sono raccolti i soci fedeli alla linea dell’ex direttore, confermava la sua strategia: avanti tutta con la mozione di sfiducia nei confronti del cda. Ma al di là dei nomi e delle poltronissime in cda, che pure sono tanta roba (al nuovo presidente spetta di diritto anche un posto nel cda della multinazionale di Ravina), alla fine di gennaio i soci dovranno decidere su una questione di fondo: quale dovrà essere il profilo della cantina in futuro. Una cantina allineata e coperta rispetto al sistema Cavit oppure, come avevano provato a fare Tranquillini e Malfatti, una casa vinicola ispirata al modello altoatesino.
E ieri è stato proprio Gazzini ad introdurre questa cifra interpretativa (anche rispetto ai recenti fatti che hanno portato al licenziamento dello staff tecnico): «Nessuno vuole mettere in discussione il rapporto privilegiato con Cavit che deve restare il nostro interlocutore privilegiato. Ma questo non deve escludere l’apertura ad altri partner commerciali, come quelli che, per esempio, quest’anno, grazie alle scelte di Tranquillini, hanno consentito di incrementare la rimuneratività delle uve di 20 euro». Gazzini non lo ha detto apertamente, ma l’allusione è al contratto con il marchio Ruffino, di proprietà di Constellation Brands, primo competitore di Cavit sui mercati internazionali, con cui la Colli Zugna da qualche tempo ha cominciato a lavorare. «E poi penso – ha aggiunto Gazzini – ad una cantina che si ispiri al modello altoatesino, un modello di qualità e di territorio». A fine gennaio saranno i soci a decidere quale strada intraprendere. E non sarà una scelta facile.