Vallagarina: l'Apt a scuola dagli operatori turistici
È entrato nel vivo il percorso che porterà all’elaborazione del piano strategico dell’Apt Rovereto e Vallagarina. Sono quattro le tappe che partono dall’analisi del passato e del presente per delineare le linee guida su cui puntare per il futuro turistico della valle. Il progetto è stato elaborato dalla Tsm, la Trentino school of management, e coordinato da due esperti di turismo a livello internazionale Pietro Beritelli, docente universitario in destination management all’università di San Gallo e presidente dell’Apt di Heidiland, e Andrea Gelsomino, consulente di Tsm e collaboratore dello Iulm di Milano in campo turistico. Il tutto con il coordinamento di Paolo Grigolli, direttore turismo e cultura di Tsm.
«Un piano strategico che parte dal basso o, meglio, dagli operatori che tutti i giorni hanno a che fare con i turisti» spiegano il presidente Giulio Prosser e il direttore Federico Milan.
Nei giorni scorsi sono stati diffusi dei questionari online agli attori dell’ambito territoriale con l’obiettivo di indagare sulla situazione passata, presente e soprattutto sulle questioni rilevanti per il futuro. Ieri due incontri con una cinquantina di operatori per comprendere le abitudini del turista. Ai gruppi hanno lavorato sindaci, associazioni di categoria, guide alpine con accompagnatori di territorio, ristoratori, albergatori, rappresentanti della Comunità di Valle, musei, produttori, cantine, impianti di risalita, malghe, rifugi e scuole di sci. Un’ottantina i flussi turistici creati. Si è partiti dal presupposto che gli operatori che tutti i giorni incontrano il turista sono il bene più prezioso di cui si dispone per elaborare le strategie. Tutti gli operatori vengono coinvolti e sono corresponsabili dell’elaborazione delle linee guida.
Nelle prossime settimane ci saranno le interviste agli stakeholder della Vallagarina per approfondire i risultati ottenuti dai questionari inviati on line con l’obiettivo di avere conferme e indagare gli aspetti chiave.
Tutto il materiale sarà poi elaborato per arrivare al piano strategico che vedrà la luce dopo l’estate e che farà sì che l’Apt possa allestire il palcoscenico dove gli attori potranno muoversi al meglio per organizzare l’ospitalità dei prossimi anni in linea con il lavoro emerso con il nuovo metodo partecipativo.