Dallapiccola: «Mai avvistato alcun lupo vicino alle abitazioni»
All’indomani dell’ennesima predazione del lupo, questa volta ad un centinaio di metri dal centro di Raossi dove un paio di notti fa sono state mangiate le tre caprette tibetane di Daniel Cobbe, consigliere comunale di opposizione della lista Vallarsa Domani, arriva la risposta dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola ad un’interrogazione del consigliere Maurizio Fugatti , della Lega, in merito ad attacchi ed avvistamenti del lupo risalenti ancora a dicembre scorso.
Fugatti, allarmato dalla presenza del carnivoro «nelle zone di Vallarsa e Trambileno» nonché «in località Albi ed anche nei pressi dell’abitato di Speccheri di Vallarsa, poco sotto la frazione di Ometto», scriveva: «Tenuto conto del fatto che il lupo dimostra di temere sempre meno l’incontro con l’uomo, spingendosi verso valle alla ricerca delle proprie prede, si ritiene opportuno capire quali siano i provvedimenti che l’amministrazione provinciale intende adottare a tutela della sicurezza dei cittadini e delle attività economiche e zootecniche legate alla montagna».
E nella sua interrogazione sollecitava informazioni sui resti di un capriolo ad Ometto, sul numero di segnalazioni e di attacchi a bestiame e selvaggina in Vallarsa nel 2017, e su monitoraggi e le misure da prendere per limitare i danni.
Nella sua risposta, confermato che il capriolo di Ometto era stato sbranato da un lupo, Dallapiccola sottolineava che «non risultano avvistamenti “vicino ad abitazioni”» se non in alcuni casi particolari avvenuti però di notte, «e non risulta che i lupi siano stati avvistati da qualcuno».
Ribadisce l’assessore: «L’unico strumento efficace per ridurre tale fenomeno, che si riscontra in tutta Europa laddove il lupo è presente, è costituito dalla difesa attiva dei patrimoni zootecnici che possono attirare il lupo, mediante l’utilizzo di recinzioni elettriche per la stabulazione notturna e di cani da guardiania».
Quanto ai dati, snocciola Dallapiccola, «nel corso dei 2017 sono stati denunciati un attacco al bestiame domestico in Vallarsa (un bovino giovane) ed uno in comune di Trambileno (una capra morta ed 8 disperse); Ì casi accertati di predazione su selvatico nel medesimo territorio sono stati invece due (entrambi su camoscio)».
Inoltre, aggiunge l’assessore, «il monitoraggio sul lupo viene condotto sin dal 2010, anno di comparsa della specie in provincia: nel 2017, i branchi presenti sono sei, e due di questi, gravitanti rispettivamente sul Carega e tra il Pasubio e Folgaria, interessano anche i territori della Vallarsa e di Trambileno. I relativi dati sono consultabili anche nel Rapporto Grandi carnivori 2017 disponibile in rete (grandicamivori.provincia.tn.it)».