Lo scrigno dei tesori a Nogaredo: in una cassa foto inedite della guerra
Alcune sono state donate alla Distilleria Marzadro
Una cassa ritrovata in cantina. Impolverata, ma piena zeppa di ricordi, documenti e fotografie inedite, lasciata lì dai soldati austriaci alla fine del Primo conflitto mondiale. Uno scrigno di tesori, nascosto per cent’anni in una casa ai Molini di Nogaredo, che oggi svela i suoi segreti. «Dentro - racconta Giuseppe Michelon del Gruppo Alpini di Nogaredo, a cui Ida Bertagnolli ha affidato la misteriosa cassa - c’erano oltre 200 fotografie che ritraggono fatti d’armi e scene di vita quotidiana della Vallagarina di un secolo fa. Gran parte sono su vetrino, altre su pellicola: un patrimonio storico e fotografico di grande valore». A quel tempo casa Bertagnolli, dov’è stato ritrovato il forziere, era sede di un comando austriaco. Lì alloggiavano gli ufficiali, passavano i soldati e venivano prese le decisioni. Ma in quella casa i militari austriaci, nella ritirata, avevano dimenticato una cosa: una piccola cassa di legno, colma di fotografie. «Prima della sua scomparsa - spiega Michelon - Ida Bertagnolli, conoscendo la mia passione per la storia locale, me le affidò nella consapevolezza, mi disse, che le avrei valorizzate al meglio. Ed è quello che con oggi iniziamo a fare».
Alle Distillerie Marzadro il Gruppo Alpini di Nogaredo, con grande sorpresa di tutti i presenti, alcuni giorni fa Michelon ha presentato in anteprima la sensazionale scoperta, donando alla famiglia Marzadro, da sempre molto vicina agli alpini, cinque fotografie inedite della collezione con i relativi vetrini. Un omaggio, spiegano le penne nere, in memoria di Attilio Marzadro e della sorella Sabina che fu madrina del gruppo di Nogaredo prima di passare, in occasione del 50esimo di fondazione, il testimone ad Anna Marzadro. Un momento emozionante - accanto alla famiglia Marzadro erano presenti anche i discendenti della famiglia Bertagnolli - che in un certo senso ha voluto dare il via ad un percorso condiviso di valorizzazione di quelle fotografie esclusive. «Nonostante la datazione e la non perfetta conservazione, grazie alla perizia e alle attenzioni di un fotografo di Rovereto ne abbiamo sviluppate alcune ottenendo dei pezzi da novanta (il fotografo che le scattò era un ufficiale austriaco, i cui nipoti oggi gestiscono un laboratorio fotografico in centro a Vienna, ndr)».
In totale le fotografie sono 200, scattate nell’autunno del 1916 e tutte in Vallagarina: Destra Adige, Rovereto, valli di Terragnolo e Vallarsa, Monte Zugna, Lizzana. «Una preziosa istantanea della nostra valle di cent’anni fa», rivela Michelon che ha lanciato l’idea di farne una mostra itinerante. Il titolo c’è già: «Fratelli, ma non al fronte». Al momento mancano le risorse. Ma l’altra sera, alla presenza dei vertici della Sezione Ana di Trento, dell’amministrazione comunale di Nogaredo e della famiglia Marzadro, si sono poste le basi per realizzarla e riuscire ad allestirla nei giorni dell’Adunata nazionale tra le botti e gli alambicchi della distilleria. Tutti concordi nel valorizzare quel patrimonio documentale finora inedito e metterlo a disposizione della collettività Quest’anno poi ricorre il centenario della fine della Prima guerra mondiale e a maggio si terrà la 91esima Adunata nazionale di Trento, la vetta più alta dell’«alpinità» e del ricordo nel segno della pace e della concordia tra i popoli. «Faremo il possibile - conclude il presidente dell’Ana trentina Maurizio Pinamonti, ringraziando il gruppo di Nogaredo per l’impegno - per inserire questa mostra nel programma culturale della manifestazione».