Mori, la rinascita del commercio nella zona di piazza Cal di Ponte
Il commercio moriano è in continuo movimento, almeno a guardare agli avvicendamenti che si sono succeduti negli ultimi mesi nelle vetrine della borgata lagarina. Per l'assessore al commercio Flavio Bianchi è un segnale positivo: «La prima parte di via Modena - spiega l'assessore guardando alle vie che convergono verso la piazza - salvo uno spazio o due si è riusciti a riempirla tutta, quindi l'asse centrale del paese con piazza Cal di Ponte e il fronte vicino ai semafori è un anello dove fare anche il passeggio, dove le attività dovrebbero beneficiare della prossimità l'una dell'altra in uno scorcio storico del paese molto bello.
Lo sappiamo che il commercio è in difficoltà in generale, non certo solo a Mori, ma a livello provinciale, italiano e anche globale per una concorrenza con le grandi superfici e i colossi dell'online che ancora non si è riusciti a gestire bene. Noi a Mori credo che in questo scenario possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti di come sta andando, senza nascondere le difficoltà».
Solo nelle ultime tre settimane sono due le attività che hanno aperto a Mori prendendo spazi che erano di recente stati lasciati da altri negozi: l'ultima in ordine di tempo è la nuova erboristeria di piazza Cal di Ponte, che ha fatto l'inaugurazione sabato scorso, poche decine di giorni prima è stata la volta della «Casa del Giunco» che si affaccia sulla provinciale di fronte a piazzale Kennedy.
E a marzo ha aperto i battenti in via Monte Baldo Biscolab, ovvero un laboratorio di prodotti dolci e salati artigianali. Tre attività con storie molto diverse alle spalle, ma grandi speranze per il futuro. Dietro al bancone della nuova erboristeria c'è la consulente in alimentazione psicosomatica e naturopata Elena Scipolo e per lei è un ritorno a casa: «Sono originaria dei Lessini - racconta - dopo tantissimi anni con un negozio a Verona un paio di anni fa abbiamo aperto ad Avio e ora qui a Mori perché avevamo molti clienti che scendevano apposta per venire da noi da questa zona e anche le aziende con cui lavoriamo per le nostre formulazioni, che sono il nostro punto di forza, ci indicavano un bisogno di ampliare una filosofia del naturale sul territorio. Per noi il naturale è complementare al farmaco, ci occupiamo soprattutto di prevenzione, di mantenere la salute».
Ivan Rivara , titolare della «Casa del Giunco», è ligure, approdato a Mori ha portato con sé un'attività che è nella sua famiglia da 70 anni. Fu suo nonno a iniziare a lavorare il giunco indonesiano, il più pregiato: a Mori ha il suo negozio di mobili e complementi per la casa in midollino e un piccolo laboratorio, «È una bella sfida, qui a Mori devo ricostruirmi tutto il parco clienti, - spiega un entusiasta Ivan - il mercato è cambiato moltissimo, oggi si fa più fatica a far comprendere il lavoro dietro ad un mobile unico a clienti abituati a trovare tutto pronto nella grande distribuzione. Ma sono prodotti di qualità, originali e l'interesse e la curiosità ci sono».
Sono invece fratello e sorella di Besagno ad aver aperto il loro laboratorio artigianale di biscotti e prodotti da buffet salati in via Monte Baldo: «Il nostro punto di forza anche commercialmente è la treccia mochena - spiega Alessandro De Lorenzo - abbiamo iniziato a farla anche con pasta 100% integrale e abbiamo avuto un buon riscontro. Lavoriamo con il nostro spaccio qui al laboratorio e poi riforniamo hotel, negozi e bar. Con mia sorella Barbara e una pasticcera con un trentennio di esperienza alle spalle abbiamo provato a metterci in gioco, dopo diversi anni nei quali ci siamo occupati di macchine industriali e siamo contenti della risposta».
Lo scenario commerciale moriano di recente ha visto anche qualche spostamento interno di attività che hanno cambiato zona, a volte spostandosi di poche centinaia di metri verso il centro. «Ora credo che abbiamo bisogno di lavorare sugli accessi - conclude l'assessore Bianchi - ovvero sul riuscire a portare persone a Mori, sul cui passaggio poi il commercio locale beneficerà di conseguenza. L'importante per il futuro credo sia riuscire ad avere attività che abbiano appeal commerciale con prodotti unici, di qualità che offrono servizi e professionalità e attirano clienti anche da fuori Mori, ne beneficerebbero poi tutti».