Vallagarina, ritiri sportivi persi per penuria di campi e alberghi
«A Brentonico hanno saputo fare squadra. E proprio come una squadra di calcio, giocando insieme, hanno centrato l'obiettivo». Giulio Prosser , presidente dell'Apt di Rovereto e della Vallagarina ha usato questa metafora ieri per sottolineare come l'altopiano, in una commistione di pubblico e privato che coinvolge la stessa Azienda di promozione turistica, abbia lavorato sodo per confermare anche quest'estate i ritiri calcistici sul proprio territorio. Lo ha fatto durante la presentazione dei ritiri estivi 2019 all'hotel San Giacomo ( nella foto ), nell'omonima località.
Ma accanto a questa soddisfazione ha lanciato l'allarme per l'occasione persa dal resto della Vallagarina, dove in altre località appetibili per questo tipo di businnes mancano alberghi ed impianti sportivi.
Le cinque strutture ricettive dell'altopiano di Brentonico che tra luglio e settembre ospiteranno il Monza calcio, i giovani dell'Atalanta, la squadra americana del Las Vegas e gli esordienti del Ga Tokyo si divideranno la torta da 220 mila euro garantita dalla permanenza sul territorio dei giocatori per 74 notti. Lo ha spiegato, numeri alla mano, il direttore dell'Apt, Federico Milan , puntualizzando che il 90 per cento degli introiti finirà nelle casse degli alberghi mentre il restante 10 per cento sarà redistribuito in altri servizi. Ma a questo va aggiunto anche l'indotto ossia tutti quei familiari e quei tifosi che solitamente seguono le squadre più blasonate e gli aspiranti calciatori.
E se Brentonico si prepara ad accogliere i diversi club, il resto della Vallagarina anche quest'anno rimarrà a bocca asciutta. Non esistono infatti altre località adatte ad ospitare un ritiro estivo. «L'Apt di Rovereto e della Vallagarina - raccontava ieri Giulio Prosser - ha ricevuto 24 richieste dalle società sportive che avevano individuato la Vallagarina come meta delle proprie attività estive. I nostri uffici le hanno vagliate tutte ed hanno cercato di capire se ci fosse la possibilità di proporre loro luoghi come la Vallarsa o la Val di Gresta ma non c'è stato verso. Mancano strutture ricettive che abbiano un numero adeguato di camere per questo tipo di gruppi e mancano impianti con determinate caratteristiche». Questo non è solo un'occasione mancata per la Vallagarina, ma è un guadagno mancato che gli uffici dell'Apt hanno quantificato. «A fronte di oltre 200 mila euro di entrate preventivate per i ritiri di Brentonico, quest'estate abbiamo perso 500 mila euro di possibili introiti per i ritiri che invece non possiamo ospitare».
Da qui l'appello del presidente Giulio Prosser rivolto ai privati del settore ricettivo: «Servono strutture adeguate, investite e noi vi garantiremo un guadagno». Conscio del fatto che una scommessa di questo tipo richiede fiducia, Prosser ha aggiunto che l'Apt sta ragionando insieme alle casse rurali per stanziare un budget destinato al rinnovo degli alberghi nei prossimi dieci anni. Una forma per incentivare questo tipo di operazioni, linfa vitale per far crescere il turismo in Vallagarina.
Brentonico, da questo punto di vista, ha fatto scuola. Ma non è un caso o una fortuna, ha precisato ieri il sindaco Christian Perenzoni : «Con la nomina di Giulio Prosser all'Apt nel 2015 e il nostro insediamento in Comune si sono incontrate due esigenze. Da una parte gli uffici turistici che volevano istituire un tavolo di concertazione, dall'altra la nostra amministrazione che voleva puntare sulla partecipazione dei privati. Ne è nato un gruppo che coinvolge Apt, Comune, Parco del Baldo e alcuni operatori locali. Si riunisce ogni settimana per programmare e questi sono i risultati. «Un aiuto è arrivato anche dagli importanti investimenti fatti da Comune e Provincia autonoma di Trento sugli impianti sportivi» ha aggiunto l'assessore al turismo di Brentonico, Moreno Togni . Ognuno insomma ha fatto la sua parte.