Frana al lago di Loppio: un'auto investe un masso finito sulla carreggiata
Frana sulla Gardesana, all’altezza di Loppio, giovedì sera: la strada è rimasta chiusa per 4 ore, rendendo impossibile il collegamento diretto tra la Busa e Rovereto.
Ora è riaperta, ma nei prossimi giorni sarà necessario effettuare un’ulteriore verifica, per capire se sia necessario o meno un intervento risolutivo.
È accaduto verso le 22.30. Il rumore non l’ha sentito nessuno, i sassi cadere li ha visti un automobilista di passaggio, quando era troppo tardi. Nulla di davvero grosso.
Saranno stati 6 o 7 massi di 50 centimetri di diametro. Si sono staccati dal versante del Baldo, all’altezza dell’isola di Sant’Andrea, nella zona del lago di Loppio. Si sono staccati, con ogni probabilità per colpa delle infiltrazioni d’acqua di questi giorni, a seguito delle abbondanti piogge e sono finiti di sotto. Peccato che, in quel momento, passasse un’auto.
La macchina non è stata centrata, per fortuna. Ma l’autista alla guida non è riuscito a evitare uno dei massi, finito sulla carreggiata. Ci è finito sopra. E purtroppo ha avuto danni abbastanza pesanti: l’autista non si è ferito, ma la macchina non era più in grado di ripartire: è stato necessario chiamare il carroattrezzi.
A preoccupare, a quel punto, era soprattutto la tenuta della montagna. Per questo a Loppio sono arrivati in tanti: una decina di pompieri volontari, il sindaco di Mori Stefano Barozzi, il geologo della Provincia, i tecnici del servizio strade, i carabinieri. Immediata la decisione di chiudere la strada: i disagi, per chi avrebbe dovuto percorrere quella che resta l’unica via di comunicazione diretta tra Busa e basso Trentino, ci sarebbero stati. Ma il rischio per l’incolumità pubblica era evidente.
È stato il geologo fare una prima valutazione della situazione: il versante del Baldo, in quel punto, sembrava tenere. Pur con le difficoltà ovvie del momento - a partire dalla visibilità limitata - dopo qualche ora si è deciso che l’allarme poteva rientrare. La strada è stata riaperta alle 2.30. Nei prossimi giorni, quando tornerà il beltempo, si terranno ulteriori sopralluoghi.