Val Careta, Lavarone ci crede: mozione per il progetto per rispristinare l'antica strada da Caldonazzo
ALTIPIANI CIMBRI - Da tempo si parla del ripristino della "carrareccia della Val Careta", che collegava l'Alpe Cimbra (Lavarone e Folgaria) con la Valsugana, Caldonazzo, Calceranica, Levico. Una strada che ha raccolto nel suo sedime polveroso la storia di queste comunità. Alla famosa "stanga" ci si fermava a far riposare i cavalli, i muli, gli asini, a bere un goccio di vino e soprattutto a pagare "la steura" ovvero il dazio per il transito. I denari raccolti servivano per il doganiere e per la manutenzione dell'arteria.
Nel progetto dell'amministrazione comunale di Lavarone c'è la volontà di riattivare la strada. Operazione non facile e costosa: lungo la sua direttrice, il terreno e soggetto a frane e corre sul lembo estremo della montagna. Ci sono dei fondi messi a disposizione dalla Comunità Altipiani Cimbri e dai Comuni. Ma non sono sufficienti, l'idea è di creare una ciclo-pedanabile che metta in collegamento laghi e monti, attraverso passaggi estremamente panoramici e di assoluta bellezza.. Si è ipotizzato di allestire alcuni passaggi suggestivi con dei ponti tibetani.
A Caldonazzo la lista "Vivere Caldonazzo" ha presentato una mozione in Consiglio comunale affinché venga predisposto in bilancio uno stanziamento ad hoc, come hanno già fatto il Comune di Lavarone e la Comunità Cimbra. Un progetto di massima c'era già, dall'esorbitante costo di oltre 2 milioni per mettere in sicurezza i grandi tratti franati a valle. E si puntava a finanziarlo con i fondi europei del GAL.
Il ripristino della Val Careta significherebbe anche sostenere il progetto ambizioso di un collegamento con funivia, mettendo in relazione l'Alta Valsugana, la Vigolana e l'Alpe Cimbra. Un enclave dal potenziale turistico enorme, che mette al primo posto il rispetto dell'ambiente, proponendo vie di collegamento alternative. Sul tema della Val Careta è intervenuto anche il consigliere provinciale Filippo Degasperi di Onda Civica, che in tal senso ha presentato una mozione specifica.
Nella mozione si chiede di sostenere le amministrazioni interessate e la Comunità Altipiani Cimbri nelle fasi progettuali al recupero della strada della Val Careta e concordare con le amministrazioni un sostegno finanziario tale da consentire il recupero della vecchia strada. «Nel testo della mozione si annota che la strada in oggetto fu costruita nel 1871, e che gli otto chilometri che separano Caldonazzo da Lavarone Chiesa rimangono la via più breve per l'accesso agli Altipiani Cimbri e per il collegamento con i laghi».
Il turismo del futuro passa sicuramente sulla mobilità alternativa, e soprattutto sulla valorizzazione della cultura, della storia e delle bellezze naturali che questi poli del Trentino offrono. L'Associazione Avianova, di Fernando Cetto, da anni sta combattendo contro i mulini a vento per far passare l'idea di un collegamento veloce, non impattante tra bacini turistici complementari e potenzialmente ricchi di aspettative.