ALA. È stato inaugurato il 18 aprile scorso. E domenica pomeriggio, a poco più di un mese dal "taglio del nastro", il "Percorso al Bersaglio" è stato vandalizzato.

Tra le 15 e le 18 uno i più vandali hanno preso di mira i cartelli informativi disposti lungo il percorso naturalistico-storico.

Cinque cartelli su dodici sono stati staccati dai propri supporti e gettati in terra. Uno, il principale, è stato gettato in un dirupo.

«Di fronte a certi comportamenti resti senza parole - commenta Massimiliano Baroni a nome dell'associazione Memores, che ha contribuito alla stesura dei testi informativi -. È un fatto grave ai danni di un bene pubblico, pensato per veicolare la conoscenza del territorio e realizzato in sinergia con il Comune di Ala e il museo civico di Rovereto. L'inaugurazione è stata solo qualche settimana fa, e sabato scorso abbiamo fatto la prima uscita organizzata lungo il percorso. Davvero, un episodio da condannare».

«Stiamo ancora cercando di capire bene cosa è successo e di quantificare il danno - dichiara il sindaco di Ala Claudio Soini - ma, se è vero, come sembra dai primi riscontri, che i colpevoli siano dei ragazzi, non intendiamo passare sopra. Ci attiveremo perché fatti del genere non accadano più e perché i responsabili siano rieducati al rispetto della cosa pubblica. Rinnovo l'invito a chi possa aver visto o sentito qualcosa a rivolgersi alle Forze dell'ordine per dire ciò che sa».Il percorso al Bersaglio è un itinerario pedonale di tre chilometri in nove tappe storico-naturalistiche.

Astronomia, scienze della terra, fauna e flora, monumenti, storia e attività locali sono protagonisti degli approfondimenti promossi dall'amministrazione comunale e realizzati in collaborazione con gli esperti del museo civico di Rovereto e dall'associazione Memores lungo il facile percorso pedonale che, partendo dal centro storico di Ala, entra in Valbona, verso la località Bersaglio.

Si passa dalle scoperte archeologiche, alle forme - rocce, monti e valli - del paesaggio che si osserva da Ala, alla porzione di cielo visibile a occhio nudo nelle notti stellate, agli abitanti del bosco e alle specie floristiche, nonché alla produzione di sete e velluti e a quella che era un tempo una storica "via del contrabbando". Il percorso prende il nome dal punto di arrivo scelto per l'itinerario, il tiro al bersaglio distrettuale di Ala, inaugurato nel 1884 e utilizzato dalla compagnia dei bersaglieri territoriali (standschützen) per le esercitazioni.