AVIO. A marzo hanno visitato il castello di Sabbionara in 5mila, molti di più dello stesso mese dell'ultimo anno prepandemia, il 2019. Il maniero della Bassa Vallagarina, gestito dal Fai, piace e, d'altro canto, è la porta Sud del Trentino.

Adesso, però, la volontà è di trasformarlo in una vetrina a disposizione della Vallagarina, con promozione delle eccellenze locali ed eventi per famiglie. Perché ogni anno, nonostante l'apertura riservata ai fine settimana, ci entrano 40mila visitatori. Un numero importante, considerando i biglietti staccati dai vari musei della zona. Nonostante da 42 anni sia un presidio della Fondazione che tutela il patrimonio artistico, grazie allo spirito manageriale di Alessandro Armani il Castello di Avio ha deciso dunque di diventare la vetrina turistica dei nostri produttori.

Ospitando eventi di alto livello per rilanciare l'intera zona. Tant'è che quest'anno l'antico maniero sarà davvero una bacheca dei frutti «domestici» della natura. A partire dal Mercatino di Pasqua.

Ma andiamo con ordine: si inizia domani, domenica con la prima edizione di «Vini autoctoni della Vallagarina» con protagonisti marzemino, nosiola, majere casetta ed enantio. Stiamo parlando di nove produttori locali: Albino Armani, Cantina Roeno, Cantina d'Isera, Cantina Vivallis, Lorenzo Bongiovanni, La Cadalora, Maso Salengo, Cantina sociale di Avio e Spagnolli. L'ingresso all'evento è gratuito e oltre agli assaggi (a pagamento) è prevista la vendita dei prodotti. All'esordio assoluto del vino nel castello fa da contraltare, come detto, il «Mercatino di Pasqua», versione primaverile di quello di Natale. Si tratta di un tradizionale appuntamento d'Oltralpe ma non ancora presente in maniera significativa in Italia.

Il 17 e 18 aprile sarà proposta l'offerta rurale e artigianale della Vallagarina con prodotti a tema pasquale (pane, colombe, confetture di stagione e oggetti d'artigianato in chiave estiva) messi in vendita da 15 espositori. Per i bambini, invece, ci sarà la caccia alle uova.

Dopo il boom di ticket staccati anche negli anni duri della pandemia, insomma, Avio si propone come boccata d'ossigeno indispensabile per i produttori. E gli ingressi, d'altro canto, sono lusinghieri.

«Siamo già al record nonostante non ci siano ancora le gita scolastiche. - conferma Armani - Nei prossimi mesi continueremo a garantire la visita a questo splendido bene culturale del Fai anche proponendo iniziative collaterali: tra l'altro abbiamo in calendario per la seconda parte dell'anno un evento con TrentoDoc, il Mercatino Enogastronomico, la Vendemmia dei bambini, una rassegna di vini dolci e passiti per chiudere con il Mercatino di Natale. Piccoli gioiellini sono poi i piatti della cucina locale proposte dalla Locanda del Castello. Il mese forte per ripartire bene con le iniziative di richiamo, però, è proprio aprile». N. G.