VOLANO.  «Pronti fare festa con i carri allegorici del 2020». Preparatevi lagarini. Si parla di un grosso appuntamento in zona e non è Vasco. «Finalmente è realtà: torna il Carnevale di Volano». E come i migliori scherzi lo fa spiazzando tutti.

Ovvero annunciandosi in un'edizione straordinaria e decisamente fuori dal consueto, almeno nella data: 28 maggio 2022. Difficile immaginare un carnevale a primavera inoltrata nella storia del paese. Eppure il Carnevale dei Ragazzi di Volano ha preferito non attendere un altro inverno e mostrare subito al pubblico quanto preparato per la manifestazione di due anni fa, quando tutto fu interrotto alla vigilia della festa e all'inizio della serrata, cioè i grandi, pittoreschi carri allegorici fermi in magazzino ormai dal 2020.

Sarà quindi quest'anno la tanto attesa e altrettanto rinviata edizione della famosa sfilata, se non si sbaglia la sessantunesima, che solo qualche mese fa era stata nuovamente, ufficialmente annullata. Avevano detto che serviva «un po' di normalità», in effetti, per organizzare la manifestazione con tutti i crismi.

E Volano a febbraio aveva almeno voluto apparecchiare la tradizionale maccheronata, una tavolata in piazza fra coriandoli e maschere, già qualcosa, ma non come prima. Ora il comitato ribalta davvero i piani, nel suo stile, proponendo il martedì grasso di sabato più atipico mai pensato. Le contingenze a volte affinano l'immaginazione. Ma dato che si parla di Carnevale ben venga ribaltare alcune convenzioni pandemiche, dopotutto e considerando tutto anticipare è una bella cosa e la fine dello stato d'emergenza ne è la prova.

«Ci eravamo lasciati a febbraio 2020, già pronti per sfilare e inconsapevoli dei tempi difficili che stavano per arrivare» ricorda il comitato Carnevale dei ragazzi di Volano, spiegando di più sul progetto. «Oggi vi annunciamo l'edizione straordinaria 2022, un'occasione per ricominciare a fare festa ma soprattutto per far uscire dal magazzino i carri allegorici. Vi aspettiamo a Volano sabato 28 maggio (in caso di maltempo sabato 4 giugno)». Per i dettagli del programma occorre attendere. La certezza è che la voglia di celebrare l'evento nelle associazioni non è mai scemata, e forse ora è più forte che in passato. L'idea di posticipare a primavera infatti albergava in paese già nel 2020: un'emergenza così lunga non era prevedibile neanche dagli epidemiologi e giustamente sono sempre prevalse la prevenzione e le norme, prima una volta, poi due, poi tre.