TRENTO. Esplosivi in azione sul pendio che sovrasta la strada statale 350 della Valdastico in località Busatti, chiusa al traffico a causa della frana avvenuta il 12 febbraio scorso. La Provincia comunica che nel pomeriggio odierno i rocciatori della ditta specializzata Pek Disgaggi hanno demolito il masso rimasto in bilico sulla parete e ancora pericolante dopo lo smottamento.

L'operazione è stata anticipata in ragione delle condizioni meteo avverse previste per questo weekend. Il diedro, del volume di circa 400 metri cubi, è stato polverizzato con l'utilizzo di 80 chilogrammi di esplosivo. Nei primi giorni della prossima settimana entreranno in scena i geologi per verificare la stabilità del versante.

Se l'esito sarà quello sperato si procederà con la rimozione dei detriti e la stabilizzazione del pendio. Il passo successivo sarà il riposizionamento della barriera paramassi divelta dalla frana.

Secondo le previsioni fatte nelle setitmane scorse, verso la metà di marzo dovrebbe essere possibile il ripristino del transito.

Intanto proseguono i lavori di messa in sicurezza della frana sulla statale 240 tra Mezzolago e Molina di Ledro: dopo la rimozione del materiale sulla strada, il cantiere prosegue con la limatura e quindi l'abbattimento dello sperone roccioso del balconcino panoramico rimasto pericolante sopra la statale tra Mezzolago e Molina

Per quanto riguarda invece la grossa frana che un mese e mezzo fa ha causato la chiusura totale della statale e della ferrovia della Valsugana, nel comune di Valbrenta: in questi giorni prosegue la posa delle nuove barriere paramassi, la riapertura parziale (su un'unica carreggiata) è in programma  il 4 marzo, quando dunque cesserà l'attuale devizione a nord, via Feltre. Per tornare a quattro corsie anche nel tratto interessato dall'evento, bisognerà invece attendere aprile.

Il 20 marzo è prevista anche la riapertura della ferrovia.