Nuova antenna, Chizzola ha paura: “Possibili problemi sanitari e svalutazione delle case”
Del progetto se ne parla dal 2021 e il luogo dove installare il traliccio di 28 metri è cambiato più volte: l’ultima ipotesi è davanti al campo sportivo. Le preoccupazioni di un gruppo di cittadini
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ALA. A Chizzola aleggiano le domande, diversi dubbi e una certezza. La nuova antenna per la telefonia mobile se sorgerà sorgerà fuori dal centro storico, davanti al campo sportivo. Il sito proposto dal Comune alle compagnie telefoniche è stato oggetto di un intervento nell'aula del consiglio dove è stato confermato quanto anticipato in paese dalla giunta durante un'assemblea d'illustrazione del bilancio.
«Sembrava logico trovare un'alternativa perché tutti ci lamentiamo delle antenne ma poi tutti abbiano il cellulare e bisogno di avere copertura» ha spiegato il sindaco Stefano Gatti, ricordando anche i precedenti pareri negativi all'opera ma che «ora la norma è cambiata: autorizza la Provincia. Verrebbe autorizzata un'antenna di 28 metri. Il Comune ha la possibilità di cedere o di affittare un'area di sua proprietà - ha aggiunto -. Ci siamo impegnati a trovare un ulteriore spazio che possa essere utile»: in altre parole ora si attende la valutazione dei richiedenti sapendo che rientra nel perimetro idoneo indicato dai tecnici di Inwit. Inwit, il tower operator che si occupa dell'infrastrutturazione per le società, aveva avviato gli iter nel 2021.
Il sindaco Soini ne parlò in consiglio. L'ultima notizia risulta essere il no dei servizi provinciali all'installazione dell'impianto in via del Porto. Qualche mese fa, dopo che lo stesso progetto autorizzato lungo il torrente Sorne, in un terreno dei Bacini montani, si era scontrato con la resistenza di un vicino a concedere il passaggio nella sua proprietà per iniziare i lavori, era emersa dall'amministrazione la terza possibile soluzione, cioè via Viesi, una particella comunale prossima alla recente urbanizzazione nell'area ex Icove. Da lì un secondo gruppo di cittadini si è mobilitato chiedendo risposte in municipio.
«Vorremmo innanzitutto informare la popolazione delle nostre preoccupazioni, perché il Comune non ha per nulla avvisato i cittadini - raccontano i portavoce delle famiglie della via -. La posizione dell'antenna è emersa solo di fronte a esplicita richiesta nell'assemblea pubblica, non siamo stati coinvolti in una scelta impattante».
Va da sé che agli abitanti a pochi passi dal campo la prospettiva non piaccia: definiscono la collocazione «una soluzione di comodo, sia per la vicinanza all'attuale cabina shelter di trasmissione dati con le derivazioni della banda ultra larga, sia per la proprietà comunale. Così non c'è più pericolo che i privati di Chizzola si oppongano». Ma oltre alle rimostranze il gruppo propone un eventuale elenco di ricadute, esordendo con l'aspetto forse piu controverso, «l'attuale incertezza della letteratura scientifica sugli effetti dell'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche» che, «vista la vicinanza alle abitazioni», chiede sia approfondito.
«A poche decine di metri ci sono 4 palazzine per un totale di 29 unità abitative. All'incirca a 250 metri (in linea d'aria, ndr) c'è la scuola materna. Al campo da calcio, sede dell'Unione sportiva Castelsangiorgio, si allenano settimanalmente ragazzi d'ogni età. L'antenna potrebbe incidere sulle future iscrizioni delle due realtà perché le famiglie manderanno i figli a Serravalle e Pilcante».Il secondo timore portato alla ribalta è di natura economica, la «svalutazione degli immobili». Includendo i più prossimi, i residenti citano la lottizzazione ex Icove, «i 13 alloggi del fondo Housing sociale Trentino gestito da Finint Investments Sgr», e ricordano che alla consegna (2021) l'ex assessora della Provincia alla salute Segnana parlò di costruzioni «con grande attenzione all'ambiente e al benessere». E poi c'è l'elisoccorso: «il campo è il punto di atterraggio di Trentino Emergenza a Chizzola: un'antenna di 30 metri renderebbe più difficile la manovra se non addirittura costringerebbe a trovare un'altra piazzola, magari non altrettanto centrale e illuminata». La contestazione si spinge ancora in avanti mettendo in dubbio l' «effettiva necessità del nuovo impianto per via degli altri impianti di trasmissione nell'area».
Infine «Chizzola non è in zona bianca bensì in zona grigia, essendoci la banda ultra larga, e quindi non risulterebbe soggetta alla deroga del regolamento comunale in caso di lottizzazione degli interventi del Piano 5g».