Matteo Bolner è il nuovo referente per Piano giovani e Distretto famiglia
Matteo Bolner (foto) il vincitore della selezione fatta dalla Valle dei Laghi per individuare il referente tecnico organizzativo del Piano giovani di zona e del Distretto famiglia. Laurea triennale in scienze politiche in tasca e precedenti nel mondo dell’associazionismo, il ventinovenne roveretano l’ha spuntata nei confronti di altri quattordici candidati passati al vaglio di una commissione giudicatrice nominata su indicazione del Dipartimento istruzione della Provincia.
«Conosco un po’ la Valle dei Laghi, c’è del potenziale e vedo un ambiente molto dinamico», commenta a caldo il già referente tecnico organizzativo per l’anno 2017 del Piano giovani di zona Ambra (Ala, Mori, Brentonico, Ronzo-Chienis e Avio).
Bolner, che riceve il testimone dal quasi coetaneo Nicola Frizzera cimentatosi un lustro addietro in attività giovanili e da un biennio impegnato in quelle più specifiche indirizzate alle famiglie, annuncia di voler concentrarsi soprattutto sull’esistente «per cercare di sviluppare nuove energie» e consolidare la partecipazione al Tavolo del confronto e della proposta che presiede il Piano giovani ed esamina annualmente le proposte progettuali di portata sovracomunale ideate e avanzate da gruppi di giovani, realtà associative e istituzioni del territorio. Seguirà il solco tracciato dal suo predecessore, «e ci sarà subito da fare», chiarisce senza riserve.
A partire dall’individuazione di un punto unico di aggregazione giovanile nella vallata e dalla stesura del nuovo Piano operativo passando per la raccolta di proposte formative promozionali nei cui obiettivi risiede la crescita e l’impegno giovanile verso la comunità di riferimento. Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è stato firmato il 19 settembre, valido fino a San Silvestro ma dando per altamente probabile la proroga al 2020. Il ruolo che Bolner si accinge a ricoprire in Valle dei Laghi comporta mansioni di segreteria nonché di predisposizione delle attività programmate, di mantenimento dei contatti tra le fila giovanili e le istituzioni territoriali, oltreché di confronto periodico con rappresentanti ai vari livelli istituzionali.
Il corrispettivo annuo massimo è fissato nell’importo di 16.400 euro lordi e non si contempla l’inserimento in pianta stabile dell’organico della Comunità di valle. «Una sola persona di riferimento per i giovani e per le famiglie non può essere che un vantaggio perché la nostra valle è circoscritta, aiuterà a lavorare meglio», assicura l’uscente Frizzera nell’auspicio che tale soluzione risulti fin da subito vincente.