Vigolo Baselga / Animali

Un altro cane ucciso dai bocconi avvelenati

È morto nell’arco di una giornata. La padrona attonita: «Abbaiava ma non dava fastidio» 

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TRENTO. È un caso inquietante e drammatico quello di Vigolo Baselga, dove lo scorso 20 novembre un cane è stato avvelenato ed è purtroppo deceduto nell'arco di appena una giornata. Una storia triste ma che, di contro, è solo l'ultimo capitolo di un vero e proprio odio nei confronti dei cani del paese.

I primi casi di bocconi avvelenati risalgono addirittura al 2017, ma ciò che è peggio è che solo quest'anno gli episodi sono stati due: il primo lo scorso aprile, precisamente il giorno 24, in quel caso fortunatamente senza conseguenze gravi. Non si può dire lo stesso di quest'ultima volta invece, con il pastore tedesco Luna di Sylvie Franceschini che se ne è andato in poco meno di ventiquattro ore. Un vero e proprio shock per la padrona, che non si capacita di quanto successo: «Il cane era anziano, abbaiava ma non dava fastidio, si comportava come tutti gli altri. Ne abbiamo anche un altro, un cucciolo, che però sta praticamente sempre in casa ed ora non ci fidiamo a lasciarlo andare in giardino. Sono sconcertata, chiunque abbia anche solo pensato una cosa del genere ha sicuramente qualche problema. Purtroppo a casa non ci siamo spesso, solo la sera, e vivendo alla periferia del paese siamo abbastanza isolati, dunque anche i vicini o altre persone non ci hanno potuti aiutare nell'identificare chi sia stato».

Comunque, come confermato invece da altri che hanno ricevuto la brutta sorpresa dei bocconi avvelenati, sembra esserci più di qualche sospetto sul colpevole di questi episodi, anche grazie ad alcuni elementi che potrebbero stringere il cerchio attorno al responsabile. Nel frattempo però, il danno è stato fatto. E come detto, non si è trattato di un episodio isolato ma sembra anzi che qualcuno provi un macabro piacere nel tentare di avvelenare quelli che, storicamente, sono i migliori amici dell'uomo. «Il cane ha iniziato a stare male durante la domenica, a vomitare e peggiorare rapidamente - ha aggiunto la padrona di Luna. - Abbiamo chiamato il veterinario ma non ha avuto nemmeno il tempo di arrivare. Il giorno dopo anche il cucciolo si è sentito poco bene, ma fortunatamente siamo riusciti a intervenire in tempo. Mi chiedo davvero come si possa fare una cosa del genere, provocando un tale dolore a un altro essere vivente. I bocconi tra l'altro erano grandi, chiunque abbia pensato a questa cosa deve averla preparata. Minacce? Non ne abbiamo mai ricevute, né ci sono stati altri segnali. Ma qualche tempo fa i bambini hanno festeggiato qui vicino la Giornata dei diritti pitturando dei sassi e sul nostro cancello abbiamo trovato quello del "Diritto al silenzio". Sono sicura che non lo abbiano messo lì loro, però qualche domanda ora me la faccio su chi possa essere stato».

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