Nel comune di Madruzzo il nuovo centro per la medicina integrata: ospiteranno 5 medici di base e la guardia medica
Il dirigente generale dell’Azienda per i Servizi Sanitari Antonio Ferro ha affermato come questo nuovo approccio verso i pazienti sia necessario per affrontare i cambiamenti in atto
MADRUZZO. Terminati i lavori di ristrutturazione, sono stati inaugurati questa mattina i nuovi ambulatoriali nel territorio di Madruzzo. Gli spazi ospiteranno cinque medici di base, la guardia medica e saranno aperti tutti i giorni. “L’apertura di questa struttura era molto attesa dalla comunità – ha spiegato l’assessore alla sanità Stefania Segnana –. Il centro di medicina integrata riveste una grande importanza per tutta la comunità della Valle dei Laghi: si tratta dunque di un gruppo di medici che lavorerà assieme in maniera innovativa, avrà la possibilità di confrontarsi e di collaborare, dando un servizio più amplio come richiesto dall’evoluzione che stiamo vivendo nel rapporto tra medico di base, paziente e comunità”.
Gli ambulatori si trovano nel centro di Calavino, al piano terra dell’edificio che ospita gli uffici comunali. Iniziati la scorsa primavera, i lavori di riammodernamento sono durati 90 giorni per un impegno economico di 130 mila euro e hanno consentito di ricavare due ambulatori per i medici, due servizi igienici, un ambulatorio per la guardia medica, una nuova sala d’attesa e l’ufficio per la segreteria. Sono stati infine aggiunti l’impianto dell’aria condizionata, l’insonorizzazione e la rete internet wi-fi.
I medici offriranno un servizio su orari diversi in modo che il polo sanitario possa avere un orario d’apertura molto ampio. Anche durante la notte con il servizio di guardia medica. Il primo cittadino di Madruzzo Michele Bortoli - presente assieme ai sindaci di Cavedine, Vallelaghi e al presidente della Comunità di Valle Luca Sommadossi - ha sottolineato come la struttura sia di fondamentale importanza per i residenti di tutta la valle, non soltanto per gli abitanti di Madruzzo, che troveranno sempre un medico a disposizione, oltre a servizi importanti e di qualità vicino casa senza pesare su altre strutture.
Il dirigente generale dell’Azienda per i Servizi Sanitari Antonio Ferro ha affermato come questo nuovo approccio verso i pazienti sia necessario per affrontare i cambiamenti in atto: “La riorganizzazione della medicina di famiglia – ha dichiarato Ferro - è uno dei tasselli fondamentali della riorganizzazione aziendale, perché è l’unico modo per fare medicina di prossimità. Questo nuovo e diverso approccio nel rapporto tra medico e paziente è uno degli elementi fondamentali che, con i cambiamenti in corso di tipo sociale, generazionale, di età media che avanza e con le innovazioni introdotte non può che passare attraverso il rafforzamento del territorio. Le medicine di gruppo integrate danno finalmente la possibilità di dare una risposta primaria e immediata ed evitare ai cittadini e ai medici di famiglia di inviare all’ospedale i propri assistiti”.