Primiero, ricorso contro la fusione
Nei giorni scorsi, l’ex assessore al Comune di Fiera Erwin Filippi Gilli aveva chiesto formalmente al sindaco, Daniele Depaoli, l’annullamento della delibera riguardante la fusione tra i quattro comuni del Sopra Pieve, in quanto avrebbe violato lo statuto comunale.
Non avendo ancora ricevuto risposta, ha deciso di ricorrere alla Giunta provinciale. Per Filippi Gilli, l’atto è illegittimo non solo per violazioni dello statuto, perché negli ultimi sei mesi di legislatura i referendum sono vietati, ma anche perché mancherebbe un chiaro progetto di come la fusione con Tonadico, Siror e Transacqua modificherà gli assetti istituzionali, territoriali, sociali e patrimoniali.
«Il Comune è tenuto all’elaborazione di un progetto che dia conto di cosa succederà in futuro: per fare un esempio, l’assenza di un allegato che spieghi quali siano gli stati patrimoniali e debitori dei singoli Comuni che si andranno a fondere è sinonimo di eccessiva fretta nel voler compiere un processo senza sapere dove porterà». Insomma, «una scelta referendaria al buio», dice l’ex assessore.
Il ricorso presentato verte pure sull’esclusione dei cittadini residenti all’estero iscritti all’Aire dal quorum per la validità del referendum e il suo abbassamento dal 50%, «come in tutti i referendum», al 40% (oggetto di un ricorso specifico). <In un periodo in cui molti cittadini sono costretti ad emigrare all’estero in cerca di futuro (a Fiera per esempio 50 persone, il 10% dei residenti), considerare i residenti all’estero cittadini di serie B il cui voto non vale nella formazione del quorum è vergognoso e avvilente».
Filippi Gilli conclude: «Un argomento così importante come il futuro di un Comune non può essere deciso da numeri esigui di votanti: ritengo che abbassare il quorum non sia altro che un tentativo mal riuscito per raggiungere obiettivi in cui poco si crede».
Il prossimo passo che verrà intrapreso dall’ex assessore sarà, «in assenza di accettazione del ricorso o anche di semplice risposta al legittimo quesito di un cittadino>, il ricorso al Tribunale regionale di giustizia amministrativa».