Tesino, fondi europei contro lo spopolamento
Quasi 7 milioni e mezzo di euro. Metà arriveranno da Roma, il resto da Bruxelles attingendo ai fondi europei. Serviranno per finanziare il progetto pilota che interessa Castello, Pieve e Cinte Tesino.
Lo ha deciso ieri la giunta provinciale che ha approvato, su proposta dell’assessore Carlo Daldoss, il progetto «Aree interne» e, con esso, la prima area pilota interessata in Trentino. Ma perché il Tesino? Uno degli obiettivi del progetto è quello di migliorare le tendenze demografiche in atto, ridurre l’emigrazione e attrarre nuovi residenti. Un perfetto identikit della conca del Tesino.
Dati alla mano dal 1921 ad oggi la popolazione nei tre paesi è calata del 44,72%: dai 5.199 residenti di allora oggi se ne contano 2.325, un calo ciclico che non accenna a diminuire.
Oggi sono 1.271 gli abitanti di Castello (-8,8% rispetto al 2011), 372 i residenti a Cinte (-8,4%) e 678 sono gli abitanti di Pieve (-11,8%). In quasi un secolo il paese più «svuotato» di residenti risulta Pieve Tesino (-50%), seguito a ruota da Castello (-43%) e Cinte Tesino (-40%). Per fare un confronto: dal 1921 ad oggi gli abitanti di Borgo sono cresciuti del 18% e quelli di Trento del 128%. Di qui la decisione della giunta provinciale di sperimentare le misure della nuova strategia nella conca per mettere in sicurezza il territorio, promuovendo le diversità naturali e culturali e favorire una nuova stagione di sviluppo.
Ma cosa si farà con 7,5 milioni di euro? Con i 3.720.000 euro finanziati dallo Stato verrà realizzata la nuova circonvallazione della provinciale 78 del Tesino a Castello: da località Sottomolizza sarà costruita una variante che eviterà l’attraversamento del paese e permetterà di raggiungere in tempi rapidi anche il Passo Brocon. Il resto del finanziamento servirà per promuovere lo sviluppo locale attingendo al Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale): l’obiettivo è di migliorare la competitività agricola e forestale della zona, l’ambiente, il paesaggio, la qualità di vita e la diversificazione delle zone rurali. Non solo: attraverso il Fse (Fondo sociale europeo) si vuole favorire la nuova imprenditorialità, la ristrutturazione e gli investimenti, sia del pubblico che del privato, nel risparmio energetico.
In arrivo anche progetto di promozione dell’occupazione: con le risorse del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) saranno messe in campo politiche attive del lavoro e buoni di servizio per servizi di custodia dei minori. I tre Comuni del Tesino sono stati scelti tra tanti altri Comuni trentini.
Sono in tutto undici le altre possibili aree di intervento: 8 comuni (compresi quelli del Tesino) si trovano nella Comunità Valsugana e Tesino, 3 in Alta Valsugana e Bersntol, 3 nella Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, altrettanti nella Vallagarina e nel Primiero, 13 nelle Giudicarie, 4 in Val di Sole, 14 in Val di Non, 1 nella Val dell’Adige, 4 nella Val di Cembra e 3 nella Val di Fiemme. Sono comuni che, come Cinte, Pieve e Castello Tesino, presentano le stesse caratteristiche di spopolamento e di distanza, in termini di percorrenza, dai centri di offerta dei servizi essenziali.
Per ora si parte con il primo progetto d’area trentino. Non c’ è solo da combattere lo spopolamento in atto ma anche favorire la ripresa delle nascite in Tesino. Una zona interessata anche da un processo di aggregazione dei Comuni, elemento prioritario e premiante, quest’ultimo, per la scelta fatta dalla Provincia.