Furto al Crm di Ospedaletto, arrestati due marocchini
L’obiettivo è saltato e, anziché rientrare con la macchina carica di elettrodomestici dismessi, due ladri, cittadini marocchini, hanno trascorso la notte nella caserma di Borgo Valsugana, in stato di arresto con l’accusa di furto aggravato. Li hanno sorpresi in flagranza di reato i carabinieri, nel corso di un sopralluogo al Centro di raccolta materiali di Ospedaletto, nella serata di giovedì: i due, un trentenne residente a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, e un 41enne che vive tra Firenze e il Veneto, stavano caricando gli apparecchi da portare via.
Per entrare nell’area i ladri hanno tagliato con le cesoie la rete metallica di recinzione, scelto cosa prendere e poi messo da una parte il materiale che a loro interessava. Quando i carabinieri sono intervenuti, i due erano intenti a caricare sulla loro auto, una Fiat Marea, gli apparecchi. Processati ieri mattina per direttissima davanti al giudice Enrico Borrelli, hanno patteggiato otto mesi e il pagamento di una multa di 60 euro. È stata disposta la confisca e la distruzione delle cesoie.
Da quanto emerso dagli accertamenti degli investigatori, era la prima volta che i due marocchini si spingevano in provincia di Trento e venivano fermati, ma il «lavoro» di selezione e furto nei Crm della Valsugana in passato era stato svolto da un parente di uno di loro, già arrestato: un vizio di famiglia, dunque, per recuperare a costo zero materiale di cui i trentini si sono disfatti e che in altre zone vale ancora qualcosa.
Come i televisori con tubo catodico che, seppur funzionanti, sono pressoché scomparsi dalle nostre case; polverosi e molto ingombranti rispetto allo schermo piatto, se ripuliti e sistemati hanno ancora un discreto mercato nel Paese d’origine dei due complici.
I Crm rappresentano anche una fonte infinita di ricambi per elettrodomestici, dalle serpentine dei frigoriferi agli schermi dei cellulari touch, senza contare i rottami in ferro che si rivendono senza problemi anche in Italia. Un fenomeno, quello del furti nei centri di raccolta, che riguarda tutta la provincia ma che in futuro probabilmente non interesserà più la val di Non, dove sta per partire il «riuso solidale».
Per far sì che il «prelievo» da azione punibile penalmente possa diventare una pratica virtuosa, nei Crm verranno create aree apposite in cui gli utenti potranno lasciare mobili o elettrodomestici riutilizzabili, in modo che chiunque ne abbia bisogno possa prenderli e portarli via.